Dolo, Istituto Musatti: Anche solo scorrendo l’indice di questi preziosi volumetti, ci rendiamo conto di quanto poco conosciamo ciò che ci circonda e dunque la collana “Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese” dal 2011 contribuisce a colmare queste lacune.
Antonio Draghi, curatore del libro
Il curatore Antonio Draghi è scomparso all’improvviso poco tempo fa, ma fortunatamente l’associazione cavalieri al merito della repubblica di cui faceva parte non lascerà incompiuta la sua missione culturale. Un impegno di cui si è fatto carico l’attuale presidente Fabrizio Rovoletto.
Fabrizio Rovoletto, Presidente Associazione Cavalieri Repubblica
“Antonio Draghi era una persona fantastica, una persona di grande cultura, che però voleva principalmente trasmettere agli altri, in particolar modo ai giovani, la sua conoscenza, che era veramente ampia, a 360°. Aveva un amore particolare per la Riviera del Brenta e tutti quanti i suoi monumenti”
Il lavoro minuzioso di storici e studiosi locali, porta alla luce realtà inedite e affascinanti: come l’incredibile fabbrica degli occhi di vetro di Borbiago, raccontata da Mauro Manfrin.
Mauro Manfrin, autore
“Avevano affinato una tecnica molto precisa nella colorazione del vetro per cui erano in grado di fare l’occhio di vetro il più simile possibile all’occhio originale ed erano gli unici a farlo; non solo a Venezia, nel territorio veneziano, ma in Italia e avevano la possibilità di mandarli in giro per l’Europa e anche per il mondo. Li mandavano perfino in Australia e in America, negli ospedali principali”
Gianni Caravello va a ritroso nel tempo quando i mulini ad acqua di Mirano erano il fulcro della vita rurale.
Gianni Caravello, autore
“Oltre a parlare dei mulini ad acqua di Mirano, ho narrato all’inizio anche le varie fasi: come sono nati i mulini e le varie fasi: come si sono sviluppati. A partire dalle prime macine a mano, per arrivare alle ruote dei mulini ad acqua”
Flavio Giantin traccia il ritratto dello zio Giacomino, scrittore e filantropo, amico di aristocratici e di artisti.
Flavio Giantin, autore
Più che un panegirico sulla sua persona, ho voluto citare persone, luoghi e altro, che hanno fatto intensa la sua vita. Intensa come ho la mia ricerca: personaggi che vanno dal marchese Federico Manfredini, e altri personaggi come il pittore veneziano Ernani Costantini, e Luisa Baccara, una delle muse di Gabriele D’Annunzio”.
Giuliano Pasqualetto ci fa scoprire il mondo di Camillo Nalin. Quest’ultimo è un valente poeta passato con troppa rapidità dalla fama all’oblio.
Giuliano Pasqualetto, Autore
“Come nelle opere di Camillo Nalin, che io chiamo ‘poeta leggero’, che era un veneziano della prima metà dell’Ottocento, si parla più o meno della Brenta”.
L’undicesimo volume, Panda Edizioni, è stato presentato all’Auditorium del Liceo Musatti di Dolo, davanti ad una platea di 180 studenti. Questi provenivano da vari istituti della riviera del Brenta. C’erano anche i relativi docenti. Questo volume rappresenta per loro un arricchimento professionale e personale.
Nicoletta Cerisola, Docente Istituto Lazzari Dolo
“La nostra scuola, l’Istituto Lazzari, è un istituto tecnico per il commercio e il turismo. Quindi questo progetto serve tantissimo ai nostri studenti perchè possono venire a conoscere fatti e personaggi storici del nostro territorio, e quindi possono lavorare meglio sotto l’aspetto turistico”.
Alessandra Monetti, Docente Istituto Lazzari Dolo
“L’alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO) è uno degli elementi portanti del nostro percorso formativo. Oltre che ad insegnare, riusciamo finalmente a far toccare con mano i ragazzi cosa vuol dire svolgere le attività di accoglienza di persone o di autorità importanti, come quelle che stiamo accogliendo oggi”.
Enrico Santini, Dirigente Scolastico Istituto Musatti Dolo
“I ragazzi hanno bisogno di essere radicati nel loro territorio. Devono capire che le cose che studiano sono attinenti alla loro vita. Quindi, mai come queste occasioni costituiscono un importante momento di crescita culturale e personale”.
L’11^ volume di Luoghi e Itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese contiene un’infinità di altre notizie. Queste sono arricchite da foto e illustrazioni. Sono tracce di un passato che non dobbiamo abbandonare al suo destino. Ma piuttosto, dobbiamo custodirlo con cura.