Abbiamo intervistato l’artigiana Donatella Mola, la “regina del confetto”. Ha curato centinaia di eventi come matrimoni, battesimi e comunioni, in cui si occupa della parte creativa. L’atelier, Mola Bomboniere, a giugno compie quarant’anni di attività.
Perdita del 90% dei guadagni
“Questa situazione pandemica la stiamo vivendo drammaticamente, si è azzerato quasi tutto, abbiamo perso il 90% dei nostri guadagni. Matrimoni, comunioni e cresime non ci sono. Quello che rimane non permette a un’attività di continuare se le cose non cambiano” ha detto Donatella Mola.
Pochi aiuti dallo Stato
“Io do lavoro a tre dipendenti, che in questo momento sono in cassa integrazione non essendoci il lavoro di prima. L’unico motivo per cui sono aperta è perché sono proprietaria del luogo, avrei già chiuso da più di un anno se fossi in affitto. Le spese continuano a correre, e sono insostenibili. Gli aiuti sono stati pochi, e non ho neanche avuto i primi 600 euro, in quanto sono in pensione, e per continuare a lavorare in negozio devo pagare l’INPS”.
Gli eventi sono fermi
“Ho tanti clienti in stand-by dall’anno scorso che stanno aspettando una data, per sposarsi, per fare un pranzo, per tornare a una pseudo normalità. Le date non sono mai sicure, ci sono continui spostamenti, e alla fine spesso non si fa l’evento. Non possiamo andare avanti in questo modo. Non ricordo neanche più quanto guadagno con un evento. Da quando è arrivata l’acqua granda del 12 novembre abbiamo lavorato anche sotto costo, pur di avere il necessario per andare avanti”.
Quarant’anni di attività
“Io ho cominciato cinquant’anni fa, all’inizio nei negozi Perugina. Il nostro atelier a giugno compie quarant’anni di attività, io ho passato la mia vita qui dentro, ho fatto questo lavoro con una passione infinita. Da 25 anni ho fondato assieme a Wladimiro Speranzoni un gruppo che si offre al mondo del wedding con tutte le eccellenze possibili: catering, fiorista, abiti da sposa, e tutto quello che concerne il matrimonio. E stiamo lottando per queste attività, vivere questa situazione surreale oltre a farci male economicamente, bloccandoci, ci fa male per quello che è stato per noi il nostro lavoro”.
Le richieste
“La bomboniera nasce come ringraziamento, come dono e ricordo per gli ospiti che sono intervenuti al matrimonio, al battesimo. Manteniamo la tradizione e il buon gusto, ma ci aggiorniamo di anno in anno. La nostra esperienza la trasformiamo in prodotti innovativi. Abbiamo avuto richieste di bomboniere particolarissime, fatte per regnanti, per persone amanti della natura, come piante da confezionare al momento. L’ultimo cliente arabo che abbiamo avuto ci ha richiesto una bomboniera stupenda in vetro di murano, una scatola con un delfino dorato”.
Il gusto degli europei e il premio per le unioni civili
“Gli europei sono un po’ più classici: scelgono sempre il vetro di murano, l’argento, piuttosto che le porcellane. I giovani hanno tutt’altro gusto, a volte confezioniamo bottiglie di vino, di champagne, vasetti di miele, più lontano dalle nostre tradizioni ma più vicino alle esigenze di oggi. Abbiamo avuto anche un’esperienza bellissima nel 2016, siamo stati chiamati e premiati per la fiera delle unioni gay, abbiamo portato avanti anche questo aspetto dell’amore e del matrimonio che è universale. Abbiamo cercato di volta in volta di andare al passo coi tempi. Spesso in queste unioni si usano bomboniere diverse che affermano questo loro diritto”
I clienti famosi
“Alcuni clienti importanti che ho avuto sono stati Walid J. Juffali, le figlie di Demita, politici, reali come i Savoia. Una volta un cliente mi ha detto :’Signora Mola, a Venezia, subito dopo il prete, c’è lei’, una frase che mi ha riempito il cuore di gioia” conclude Donatella Mola.
