Edy Ongaro: un veneziano morto tra le milizie separatiste del Donbass

Muore il primo italiano in Ucraina: Edy Ongaro è originario di Portogruaro anche se si trovava da sette anni in Donbass, era un miliziano delle truppe separatiste. Gli italiani attraverso il suo volto hanno conosciuto in queste ore anche le vittime del fronte che appoggia l'invasione. Toccante il post del giornalista Tony Capuozzo che parla di coerenza e di cuori generosi smarriti a destra e a sinistra

La guerra in Ucraina ha registrato la prima vittima italiana: Edy Ongaro di Portograro, 46 anni. E’ stato ucciso in trincea da una bomba a mano lanciata dal nemico. Lui combatteva con le forze separatiste del Donbass. La notizia è stata data su Facebook dal Collettivo Stella Rossa NordEst ed è dilagata sui media in tutta Italia.

Prima vittima italiana nella guerra in Ucraina

Dall’inizio dell’invasione la maggioranza degli italiani si è schierata con chi è stato aggredito in Ucraina. Tuttavia, la morte di Edy Ongaro dà un nome e un volto a chi combatte nell’altro fronte. “Era un comunista vecchio stampo” ha scritto di lui il giornalista Toni Copuozzo in un post su Facebook, “che non negava le foibe e piuttosto ne faceva una gloria della giustizia proletaria. Riposi in pace lui e la sua coerenza che rivelano la grande confusione tra i cuori generosi e smarriti delle destre e delle sinistre più eccitabili.”

Si è gettato sull’ordigno facendo una barriera con il suo corpo

L’organizzazione politica “Stachanov Blog” ha scritto su Facebook che Edy si è gettato sull’ordigno facendo una barriera con il suo corpo. Si è immolato eroicamente per salvare la vita ai suoi compagni.

L’organizzazione ha riportato anche un pensiero di Ongaro: “verrà un tempo nel quale sapremo ascoltarci mutualmente. Edificheremo una società equa senza distinzioni dove tutto è di tutti, basata sul lavoro e sorretta dalle mani callose del proletariato, che non lascia nessuno per strada, che non sfrutta le masse per profitto.”

Il padre Sergio Ongaro, ha dichiarato in un’intervista al Gazzettino che non sa spiegarsi perchè fosse lì. “Ora”, ha detto, “mi interessa solo portarlo a casa e seppellirlo con la mamma nel cimitero di Fossalta di Portogruaro”

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