Il commento di Renzo Mazzaro
“L’assassinio di Giulia, uccisa dal suo ex fidanzato, ha provocato un’emozione enorme in Italia. Se ne parla ancora intensamente dopo giorni e giorni, cercando di cogliere gli aspetti più diversi di questo feroce dramma della gelosia, che è maturato in una famiglia che potrebbe essere anche la nostra. Si parla del rapporto uomo-donna, del maschilismo e anche del ruolo subalterno della donna nella nostra società.
Qui salta fuori un aspetto laterale, che non c’entra niente con i femminicidi, ma che è molto importante ed è la diversità di trattamento tra uomini e donne sul lavoro. Si chiama “divario retributivo di genere”. Io sono andato a vedere i dati in Europa e allora salta fuori un’Europa che tu non ti aspetti: nello stesso lavoro svolto da uomo e donna, la paga oraria è diversa. La media è 12,7% in meno sulla paga oraria della donna.
Nella civilissima Germania, che noi siamo abituati a considerare come un modello nelle questioni di lavoro, il divario relativo di genere è addirittura del 17,6%. In Inghilterra, che è patria della democrazia liberale, il divario è del 19,2% e arriva addirittura al 46% nelle retribuzioni più alte.
In Francia, dove dal 1789 cantano “liberté, egalité, fraternité”, è del 16,5% e sale al 28%. In Spagna, nelle retribuzioni più alte è del 25 per cento. In Italia è “solo” dell’8,7%; cioè, siamo sotto una media europea che è del 12,7%. Si tratta sempre di medie, quindi sono dati da prendere con le molle. Però, almeno, nella media non siamo il fanalino di coda dell’Europa” ha detto Renzo Mazzaro.
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