Grandi navi: il DPCM scatena il dibattito

Il concorso di idee per progettare punti di attracco per le navi all'esterno della laguna: ora dipende dall'autorità portuale di Venezia.

Mario Draghi mette sul piatto due milioni di euro per un progetto che deve avere l’obiettivo di portare le grandi navi fuori dalla laguna. Plaudono la sinistra e i cinque stelle, anche il centrodestra, ma Luca Zaia dichiara intanto di rimanere concentrato sull’organizzazione dell’attracco a Porto Marghera per il 2021

Nuovi punti di attracco per le grandi navi

La decisione presa una settimana fa dai ministri Cingolani, Franceschini, Giovannini, Garavaglia sul lancio di un concorso è diventata decreto. La proposta è stata presentata al Consiglio dei Ministri dal Presidente Draghi e i ministri delle Infrastrutture (Enrico Giovannini) e della Cultura (Dario Franceschini). Ora l’Autorità portuale dovrà lanciare il concorso entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento.

L’iniziativa sarà finanziata con due milioni e duecento mila euro. Lo stanziamento dei fondi mostra dunque la volontà di dare a Venezia un’infrastruttura in grado di accogliere navi troppo grandi per il bacino e con un pescaggio troppo profondo per il canale dei petroli.

La bella notizia arriva in un momento in cui l’umore tra i lavoratori portuali è basso. E’ da mesi che Porto Marghera è costretto a respingere le navi per il mancato scavo del canale. In un periodo, in più, in cui i cargo sono diminuiti a causa del drastico calo dei traffici causato dalla pandemia, e in cui tra i lavoratori legati alla croceristica si respira un clima di disperazione.

A Venezia inoltre serpeggiava la preoccupazione che il governo stesse concentrando la sua attenzione sui porti di Trieste e Genova, a svantaggio di Venezia dal punto di vista mercantile.

Exit mobile version