DPCM di Natale: Continua ad essere considerato insensato chiudere i comuni per fermare il virus a Natale e a capodanno. Ad unirsi a chi spera in un ravvedimento del governo c’è anche Coldiretti che lancia l’allarme per i casali e gli agriturismi che saranno costretti a fermarsi pur offrendo spazi anche all’aria aperta.
DPCM di Natale e gli agriturismi
I 1500 agriturismi distribuiti nel territorio veneto si trovano stretti nella morsa del Dpcm del 7 dicembre. Strutture che, proprio per la loro vocazione legata all’aria aperta e alla posizione isolata, pensavano di salvarsi nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
La metà in pianura, un terzo in collina, e un quinto in montagna, offrono per la maggior parte ristorazione e alloggio. Si situano in piccoli centri rurali, con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi.
Un duro colpo per il comparto agrituristico, la Coldiretti Veneto lancia l’allarme. Il settore è già provato da una crisi che conta un totale di 30 miliardi di perdite al mese per la chiusura.