Il conduttore ricorda i temi trattati nelle puntate precedenti e presenta i nuovi ospiti: Dr. Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima e Dr. Francesco Noce, Presidente dell’ordine dei medici della regione Veneto.
Rivolgendosi al Dr. Contato chiede a quali cambiamenti si è dovuto assistere all’interno del governo degli ospedali nel veneziano a causa dell’emergenza della pandemia.
Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima
“Grazie per l’invito e buonasera a tutti. La pandemia per noi è stata una grandissima palestra. Anche nelle situazioni più drammatiche bisogna cercare di cogliere le positività e se vogliamo cogliere un aspetto positivo da questa vicenda: noi come sistema sanitario abbiamo imparato ad essere flessibili.
La pandemia ci ha costretto a modificare il nostro modo di ragionare, il nostro modo di agire in tempi rapidissimi. Non avevamo tempo per fare troppe considerazioni, dovevamo agire. Quindi, il sistema ha dovuto agire in tempi rapidissimi e ha dovuto prendere delle decisioni che adesso ci possono essere utili e, soprattutto, questa capacità di adattamento è un qualche cosa che ci è rimasto dentro. L’altra cosa che ci è rimasta come grande apporto è l’importanza della tecnologia e delle nuove tecnologie.
Noi fino a qualche anno fa, due anni fa in pratica, le riunioni, tanto per fare un esempio, le facevamo tutte in presenza. Oggi, non c’è riunione che noi non facciamo tramite sistemi informatici, tramite webinar o altri strumenti che la tecnologia ci ha dato. Questo per la sanità è importante, perchè apre degli scenari nuovi, soprattutto per la telemedicina, che sono importantissimi”.
La capacità di intervento dell’Ulss3
Il conduttore, a seguito della risposta del Dr. Contato, interviene nuovamente ponendo un nuovo quesito: chiede se, quindi, queste trasformazioni siano riuscite a rafforzare la capacità di intervento del settore sanitario veneziano.
“Assolutamente, ma io dico, non solo veneziano. Regionale di sicuro, ma direi che, spetta a noi adesso trasformare una vicenda così grande, così impattante come una pandemia, in un’opportunità.
La Serenissima, visto che siamo qui, ha sempre usato le pandemie per farne ricchezza. È stato che ha proposto il Green Pass, perchè la patente di sanità di Serenissima memoria non è altro che il Green Pass e questo lo ha trasformato in valore aggiunto. La quarantia. Il valore dei medici della Serenissima che avevano perfino la capacità di sanzionare con la pena di morte chi sgarrava.
Però il valore della sanità pubblica è un valore storico che noi abbiamo imparato ad apprezzare in questi due anni”.