Il conduttore presenta la puntata introducendo il concetto di “LEA”, ovvero i Livelli Essenziali di Assistenza: diritti inderogabili dello stato nei confronti dei cittadini. Si parla di raggiungere uno standard di questi livelli entro la fine dell’anno, a seguito dei ritardi subiti a causa della pandemia, e chiede al Dr. Edgardo Contato come siamo messi nella Ulss veneziana rispetto a questi livelli?
Edgardo Contato, Direttore Generale Ulss 3 Serenissima
“Noi abbiamo definito il nostro piano di rientro con la Regione, sia per quanto riguarda le prestazioni di specialistica, sia per quanto riguarda gli interventi chirurgici complessi e a bassa complessità.
Questo programma lo stiamo portando avanti: noi come struttura pubblica, ma avvalendoci anche di una notevole collaborazione con i privati. È un lavoro congiunto che stiamo cercando di ottemperare. Abbiamo circa 23mila prestazioni di tipo ambulatoriale e circa 6000 interventi: 3000 di un tipo e 3000 dell’altro.
Noi monitoriamo in maniera puntuale l’andamento di questo progetto. Direi che, rispetto alla tabella di marcia che vede, a fine anno, con la valutazione fatta 2 mesi fa, perchè abbiamo un lasso di tempo per avere le informazioni, stiamo ad un 20% di completamento del nostro percorso per quanto riguarda la specialistica e siamo al 50% per quanto riguarda gli interventi.
Quindi, siamo abbondantemente oltre quello che è il piano di rientro per quanto concerne gli interventi chirurgici. Stiamo seguendo il piano di recupero per quanto riguarda la specialistica. Devo sottolineare che, il lavoro che abbiamo fatto con i privati è stato molto importante. Proprio perchè siamo intervenuti anche sulla struttura dell’offerta. La caratteristica di questo territorio era che: per alcune tipologie di prestazioni critiche, per esempio per le risonanze magnetiche, le tecnologie non erano sufficientemente all’avanguardia.
Noi avevamo diverse risonanze magnetiche da 0,3/0,4 tesla. Quando oggi, la capacità di intervento ottimale è almeno, con risonanza magnetica, da 1,5 tesla.
Abbiamo parlato con i privati, abbiamo trovato anche delle enormi disponibilità e con loro stiamo lavorando appunto per rinnovare le tecnologie e dare una risposta adeguata all’utenza proprio in termini di appropriatezza, come diceva lei prima.