E’ stata inaugurata questo pomeriggio, sulla facciata laterale di Ca’ Loredan, la nuova targa in memoria di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo.
Chi è Elena Lucrezia Cornaro Piscopia
Elena, nata a Venezia, nel 1646, nel palazzo che oggi ospita la sede del Comune, si laureò il 25 giugno del 1678. La nuova targa sostituisce quella già esistente, ormai illeggibile.
Realizzata in marmo di Trani, le scritte incise nel marmo recitano così: “Qui nacque l’anno 1646 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata nel mondo il 25-06-1678”.
La scritta è la stessa di quella preesistente, ma è stata aggiunta la traduzione in inglese posta sotto a quella in italiano per favorire il pubblico straniero.
La cerimonia
Alla cerimonia, in rappresentanza dell’Amministrazione, sono intervenute la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e l’assessora al Patrimonio e Promozione del territorio, Paola Mar. Presenti. Era presente anche l’assessora ai Servizi al cittadino, Laura Besio, e il prof. Alessio Benedettelli, presidente e direttore artistico dell’associazione Festival Galuppi, promotore della installazione della nuova targa.
La Damiano afferma: “Ringrazio il professor Benedettelli per aver proposto l’apposizione di questa nuova targa in onore di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, dove è nata e vissuta con la sua famiglia. E’ un momento che oggi assume un ulteriore e particolare significato, perché onoriamo la Giornata internazionale della donna.
Una donna rivoluzionaria che è riuscita nel 1678 a laurearsi divenendo la prima donna laureata al mondo. Un risultato che ha ottenuto grazie al sostegno di suo padre. Un riferimento doveroso perché stiamo vivendo un anno difficile, che ha sconvolto l’esistenza di molti e le donne hanno pagato un prezzo altissimo.
La donna oggi
Il numero di femminicidi è aumentato in modo impressionante, sono già 12 quelli avvenuti dall’inizio dell’anno. Sono aumentate le violenze domestiche, ma anche dal punto di vista occupazionale i numeri non sono confortanti. Per l’Istat ci sono 440mila lavoratrici in meno rispetto al dicembre 2020, è un aspetto che incide negativamente anche sul fronte della gestione familiare.
La Damiano conclude: “Oggi è quindi ancora più importante ricordare che gli uomini devono sostenere e supportare le donne, devono rispettarle sempre e comunque. E’ importante garantire le stesse opportunità e la stessa libertà di autodeterminazione, solo così forse raggiungeremo la parità di genere che tutti e tutte auspichiamo”.
Esempi importanti
Malala Yousafzai, Madre Teresa di Calcutta, Kamala Harris, sono le tre figure femminili citate dall’assessora Mar nel suo discorso.
“Bisogna riportare l’istruzione al centro dell’attenzione, perché la crescita delle donne passa anche e soprattutto attraverso l’istruzione”. Ha spiegato così, soffermandosi sull’attivista pakistana, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, vittima di un attentato opera dei talebani e nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione.
Poi, la citazione di Madre Teresa di Calcutta :”Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere”. E, infine, richiamo alla vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris: “Noi oggi siamo qui perché molte donne prima di noi hanno combattuto per questo, non dobbiamo fermarci e portare avanti il nostro ruolo”.
Continua: “Esercitare una carica istituzionale è anche la responsabilità di rappresentare chi non ha potuto farlo, dobbiamo sentire il carico di dover riuscire a concedere alle generazioni future di fare ancora meglio”.
Nel sottolineare il ruolo e l’impegno femminile nelle istituzioni Mar ha ricordato anche Tiziana Lippiello, prima rettrice donna dell’Università Ca’ Foscari.