Il caldo rovente continuerà fino al 22 luglio secondo i meteorologi. Luca Zaia, visto il peggiorare della situazione sul fronte delle risorse idriche ha emesso oggi una nuova ordinanza per l’emergenza acqua che chiede in tutto il Veneto la massima attenzione alla tutela della risorsa idrica per l’irrigazione e gli usi domestici.
Emergenza acqua: la situazione peggiora
La situazione si è aggravata, non solamente lungo il Po, spiega nel documento, ma anche nell’area dell’Adige e del Brenta. Le portate si sono dimezzate. A peggiorare la situazione c’è la risalita del cuneo salino che sta interessando tutta la rete idraulica superficiale del Veneto Orientale dove scorrono il Piave, il Livenza e il Tagliamento.
Zaia chiede di chiudere le fontane
Nell’ordinanza Zaia autorizza la deroga del deflusso minimo vitale e chiede ai sindaci veneti di controllare le fontane pubbliche e, dove possibile, tenerle spente.
Anche Veritas, che nelle scorse settimane aveva dichiarato che il veneziano aveva riserve per alcune settimane esprime grande preoccupazione e chiede agli utenti di usare l’acqua con molta attenzione.
La prevenzione degli incendi
Infine la protezione civile avverte di mantenere i comportamenti necessari per evitare l’innescarsi degli incendi. Come: non gettare mozziconi di sigaretta, non accatastare ramaglie secche, non bruciarle, non abbandonare rifiuti e mantenere curata la vegetazione. Infine, non parcheggiare sull’erba secca: la marmitta calda può provocare un incendio.
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