Emergenza sicurezza nella città metropolitana veneziana. Catturato l’albanese in fuga, era a Cesarolo. Artur Haxhiu, 55 anni, era in fuga da lunedì e per la sua ricerca sono state impegnate, fino ad oggi, decine di carabinieri nel Veneto Orientale, in un’impotente caccia all’uomo.
Artur Haxhiu
All’alba del lunedì, Haxhiu, 55 anni, ha sparato a 3 colleghi a Bibione, dipendenti dell’Agenzia Europa. Lunedì sera, un autista dell’Actv ha chiamato i militari nella zona di San Filippo, dove riteneva di averlo visto in strada. Ma, quando sono giunti sul posto, non c’era più.
Ricostruzione del movente
Nel frattempo, gli inquirenti hanno ricostruito il movente: l’aggressione sarebbe scaturita da una condanna che aveva subito per un processo riguardante una minaccia. Dei tre accoltellati, il più grave, un 35enne, a cui ha sparato 3 colpi in faccia, è in coma indotto. Si teme abbia subito danni neurologici. Gli altri due non sono in pericolo.
Emergenza sicurezza a Venezia
Non si salva da questo clima di violenza Venezia, dove il centro storico ha registrato, all’alba di oggi, 30 giugno, un altro accoltellamento; una rissa in Campo Santa Margherita, un tunisino di circa 30 anni ha riportato ferite da arma da taglio al braccio e all’addome.
E infine, a Mestre, gli agenti della squadra mobile veneziana, hanno perquisito un appartamento segnalato dai vicini, per il via vai di auto di grossa cilindrata, e vi hanno trovato 20 kg di cocaina.
La sostanza stupefacente di così elevata purezza, suddivisa in panetti, era destinata, probabilmente, al mercato all’ingrosso del territorio veneziano. Una volta tagliata, la cocaina, avrebbe fruttato quasi 3 milioni di euro.