Oggi, a La Voce della Città Metropolitana, Maria Stella Donà ospita Enrica Montanucci, rappresentante nazionale delle agenzie di viaggi del Movimento autonomo agenzia di viaggi italiane.
Ne registra circa 2000 e ci dice come sta andando il turismo nel nostro paese. A Venezia in particolare sabato è partito il volo per New York. Gli albergatori veneziani hanno detto che si può parlare di ripartenza.
Enrica Montanucci, le agenzie di viaggio sono d’accordo?
“No, assolutamente no. Non parliamo di ripartenza fino a quando non ci sarà un’apertura bilaterale: chi ha l’incoming ma anche l’outgoing. Dobbiamo considerare che il nostro è un paese che sicuramente vive di incoming, ma abbiamo anche una grossa fetta di turismo che vive di outgoing.
Fino a quando, come ha sostenuto il ministro Caravaglia, non verranno riaperti i corridoi bilaterali non si potrà parlare di ripartenza. Gli Stati Uniti hanno riaperto al turista che può venire in Italia però l’italiano non può andare negli Stati Uniti. Pertanto, fino a quando non verranno sistemate le varie discrepanze, e quindi si potrà tornare a pianificare anche l’uscita dell’italiano, non ripartiremo.
Ben venga l’apertura del volo da New York che tanto serve alle città come Firenze e Venezia: l’americano è mancato però sicuramente è bene fare una pianificazione a più ampio spettro”.
Quali sono i paesi con cui manca la bilateralità?
“Allora i più gravi in assoluto sono Stati Uniti, Giappone, Canada. Al momento gli unici paesi aperti sono quelli della fascia C quindi in verità solo l’Unione Europea. Contiamo di avere per la metà di luglio forse alcune mete dell’Oceano Indiano, le Maldive, le Mauritius e la Thailandia.
Ha riaperto nella sola isola di Phuket ed è ancora troppo frammentato. È complicato: sarebbe bene fare uno spot istituzionale e che spieghi all’italiano che con cautela e con la Green Card si può viaggiare in sicurezza” ha detto Enrica Montanucci .
Da chi dipende questa mancanza di bilateralità? Dal Ministro del turismo o dal Ministero degli Esteri?
“Con il Ministro Garavaglia mi interfaccio molto frequentemente. Le posso garantire che ce la sta mettendo tutta con una grande capacità di ascolto e con una grande volontà di soluzione. Abbiamo realtà come gli Stati Uniti, purtroppo, che fino ad ottobre non vogliono dar corso alla bilateralità. Quindi non dipende solo da noi. Di fatto lo Stato italiano, in questo momento, è in una condizione anche abbastanza buona a livello di numero di vaccinazioni.
Non vengono concordate le procedure reciproche: se non c’è l’accordo siglato dai paesi ci troviamo in questa condizione di squilibrio. In verità, si sta lavorando. Venerdì scorso ho incontrato il Ministro e ci sono una serie di incontri dove ogni giorno si sta cercando una soluzione.
Se non vengono riaperti i corridoi Venezia rimarrà vuota, questa è la verità. Questo è un dolore, non si può vedere Venezia vuota perché è uno scempio. Nel momento in cui si riapre, dobbiamo fare in modo il motore italiano riporti entusiasmo”.
Allora c’entra il Ministero della Sanità?
“Il Ministro della Salute è piuttosto prudente, diciamo così”.
È prudente nell’accettare gli americani ma non nel far uscire gli italiani
“Esatto. C’è stata una grande pressione da parte di tutte le istituzioni e le associazioni di categoria affinché si ricominci a muovere qualcosa. Senza turismo l’Italia non vive non riparte nulla: si ragiona su negozi e ristoranti”.
Come agenzie di viaggio state lavorando almeno sui paesi europei?
“Poco, l’85% della domanda è sull’Italia”.
Quindi sono gli stessi italiani che sono timorosi non è soltanto il ministro
“Il timone è reciproco. Quando io prima le parlavo di uno spot istituzionale che abbiamo richiesto per far sì che si diffonda la cultura della Green Card e del viaggio in sicurezza, sarebbe opportuno forse iniziare a pensare di informare l’italiano medio che in tutela si può viaggiare.
Perché poi negli altri paesi è piuttosto normale tornare a viaggiare nell’ambito dei paesi consentiti. Come abbiamo affrontato questo argomento, io ho detto che abbiamo speso tanti soldi per chiederci di stare a casa ed era giusto farlo, e concordo” ha detto Enrica Montanucci .
Ci dovrebbero essere degli spot ministeriali da questo punto di vista?
“Spot ministeriali e la diffusione da parte delle agenzie di viaggio che passano il loro lavoro spiegando e dando tutte le tutele del caso. Perché poi in verità ci sono alcuni paesi covid-free in questo momento, come ad esempio le Mauritius. Perché non andare nel momento in cui sei vaccinato?
È vero che ci sono le varianti e non chiediamo di riaprire l’India o il Brasile perché sarebbe un suicidio, però altre realtà come Capo Verde o gli Emirati, situazioni dove il covid è ampiamente sotto controllo, con un vaccino si suppone che il viaggio possa essere fatto in tutela.
A questo proposito, nonostante ci sia una grande volontà, poi c’è anche da dare la giusta informativa. Diciamo che un po’ tutti i ministeri salute, esteri e turismo stanno lavorando a creare dei protocolli garantiti che possano far tornare entro la fine dell’anno delle procedure fluide”.
Voi cosa dite alle persone che chiedono?
“Purtroppo siamo costretti a dire ‘in base alla giornata’. Nel senso che capita di avere le prenotazioni per la Grecia che ha cambiato quattro volte procedura negli ultimi 15 giorni. Quando cambia la procedura poi richiami il cliente per la quarta volta. Diciamo che stiamo vivendo un momento alquanto complesso”.
Praticamente dite che non si può partire giusto?
“Sì, siamo al 25% dei volumi normali”.
Le agenzie di viaggio sono tutte ripartite o alcune hanno chiuso
“Abbiamo avuto una perdita del 30%”.
Sono chiuse definitivamente e chi le aveva ha cambiato mestiere
“Non solo, anche per chi ancora resiste la situazione è molto grave. Lo stato di 14 mesi di fermo è stato evidentemente molto pesante. Gli aiuti di Stato non sono stati equiparati e la situazione è di grave indebitamento e di grave confusione, anche nella ripartizione degli aiuti.
Io sono molto contenta dello Stato dei lavori con l’attuale ministro che sta dando ascolto e volontà di sistemare. È opportuno dire che ci vorranno probabilmente almeno altri 6-8 mesi prima di parlare di un equilibrio maggiore” ha detto Enrica Montanucci .
A quanto pare anche gli italiani non si muovono all’estero
“Poco, quasi tutto in Italia 85% Italia su Italia”.
Italia su Italia si muovono almeno oppure si arrangiano?
“Noi stiamo riscontrando proprio da certe analisi un certo ritorno in agenzia anche da chi non ci andava più. Indiscutibilmente il covid ci ha aiutato molto da questo lato a dare il senso di tutela”.
Anche un gastronomo diceva la stessa cosa: si cerca il ristorante sicuro
“Certo, l’agenzia ti dà tutte le tutele. Le faccio l’esempio di prima della Grecia. Io vengo aggiornata prima che cambi la legge e quindi di conseguenza il mio cliente viene messo in linea, non rischia nulla. È successo l’altra settimana che 45 persone sono state fermate perché non adeguati alle procedure.
Con l’agenzia questo non può succedere: siamo tenuti ad essere aggiornati, ad aggiornare il cliente a dargli la giusta copertura assicurativa. Insomma offriamo una serie di tutele che non sono poco importanti”.