Eraclea, il vicesindaco Graziano Teso: “sono offeso”

Dopo i fatti avvenuti negli scorsi giorni il vicesindaco di Eraclea Graziano Teso ieri sera ha incontrato tutta la cittadinanza in una sala gremita di gente.

Il vicesindaco Graziano Teso non ci sta ad essere sospettato di collusioni con la camorra e il giorno dopo il presidio a sostengo della legalità organizzato ad Eraclea dai sindacati si dichiara offeso per non essere stato coinvolto.

Graziano Teso anche lui indagato anche se a piede libero, rigetta tutte le accuse definisce un’invenzione il teorema della procura di Venezia secondo cui esiste un collegamento tra l’amministrazione comunale e la malavita legata al clan dei casalesi.

Ha espresso solidarietà al sindaco Mirco Mestre portando come prova la bocciatura della domanda di realizzare una centrale di biogas da parte degli arrestati.

Di tutt’altro tenore i contenuti delle intercettazioni telefoniche riportati nelle 30 mila pagine dell’inchiesta del procuratore Roberto Terzo da cui emergerebbe che Luciano Donadio l’uomo indicato dagli inquirenti come il boss dei Casalesi di Eracela non si limitava a dare un’indicazione di voto, ma sarebbe stato lui stesso a mandare a prendere gli elettori per portarli a votare accumulando almeno 81 voti. Graziano teso comunque tira dritto

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