Eraclea: prefetto sta decidendo sullo scioglimento del comune

Il prefetto di Venezia studia il dossier per capire se la giunta di Eraclea può continuare a gestire il comune dopo gli arresti ordinati dal gip e il sospetto di infiltrazioni camorristiche nel territorio.

Sul comune di Eraclea pende la spada di Damocle dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto si è recato nel palazzo di giustizia di Piazzale Roma e se ne è uscito con la documentazione sull’inchiesta che ha portato a 50 misure cautelari per affiliazione alla Camorra.

In queste ore sta studiando il dossier per capire se la giunta è in grado di continuare a gestire il comune. A gettare un’ombra sull’attuale gruppo politico dirigente di Eraclea c’è l’ arresto del sindaco Mirco Mestre accusato di un presunto voto di scambio, ma anche l’iscrizione nella lista degli indagati del vicesindaco Graziano Teso per associazione di stampo mafioso.

Nell’ordinanza del Gip è descritta una situazione inquietante supportata da gravi elementi raccolti dalla guardia di finanza che riguarderebbe l’infiltrazione di gruppo criminale che farebbe capo a Luciano Donadio, collegato con la camorra e che sarebbe stato capace di condizionare le scelte amministrative come scrive il gip Marta Paccagnella.

Nel futuro del comune c’è un grande investimento che ruota attorno ad un maxi villaggio turistico con darsena in Valle Ossi – laguna del Mort da 14 mila presenze turistiche giornaliere prospettato come riqualificazione ambientale.

Nel frattempo si sono dichiarati increduli i sindaci di San Michele al Tagliamento, di Jesolo e di Cavallino Treporti e hanno dichiarato di affidarsi alla magistratura. Le perquisizioni scattate da lunedì pomeriggio sono state effettuate anche in alcuni uffici privati di Jesolo e San Donà di Piave.

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