Venezia Cambia

Eriberto Eulisse: “Essenziale la storia per non fare gli stessi errori”

Eriberto Eulisse parla di come la storia può aiutarci a prevenire errori futuri nella pianificazione della gestione dell'acqua

La storia è una risorsa che, se apprezzata, che ci permette di non ripetere gli stessi errori. Eriberto Eulisse sottolinea questo aspetto evidenziando in particolar modo l’esempio della pianificazione idrica millenaria di Venezia.

Eriberto Eulisse sul Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua

Paolo Dalla Vecchia: “Sei coordinatore del centro internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus. Ci puoi parlare della tua attività?”

Eriberto Eulisse: “L’acqua è poco percepita, poco vissuta. Pensiamo alla Piave, che ci ha consentito, nella prima Guerra Mondiale, di fermare un esercito. Noi abbiamo una percezione oleografica dell’acqua, dimenticando la sua vera natura. L’acqua può essere pericolosa e può portare alla morte.

Ripristinare un contatto con l’acqua è uno dei nostri obiettivi fondamentali, che abbiamo perseguito per anni attraverso attività educative, dalle quali nasce questa rete di musei. Lo abbiamo fatto per 5 anni e lo continuiamo a fare. Il nome è un po’ altisonante, “Civiltà dell’Acqua”, ma dobbiamo partire dalla conoscenza e dalla consapevolezza della nostra storia e del bene acqua.

Il valore della storia

Risulta fondamentale capire perchè i veneziani hanno fatto enormi investimenti su questo territorio, non solo sull’isola ma anche sulla terra ferma. Spesso dimentichiamo che i più grandi investimenti della Serenissima sono stati fatti per il reticolo idrografico di fiumi e di canali artificiali che per secoli ha consentito la viabilità su un territorio naturalmente privo di strade.

Noi oggi viviamo in un’epoca in cui Venezia è ridotta ad essere un piccolo capoluogo di regione quando in realtà in passato, per quasi mille anni, ha dominato il mediterraneo. Tutto ciò è stato possibile a un lungimirante governo dell’acqua.

Capire questa storia è fondamentale. per Venezia quanto per il resto del mondo. Si dimostra essenziale conoscerla per progettare il futuro, non possiamo usare solo la tecnologia di ora per farlo. Partendo dagli errori del passato possiamo prevenire il nostro futuro. Pensiamo solo alle alluvioni, quello di cui ha parlato Antonio Rusconi qualche giorno fa. Noi saremmo impreparati a una piena come quella accaduta 50 anni fa.

Conoscere la nostra storia è fondamentale, e capire cos’è l’acqua per gestirla meglio in futuro fa parte di questo aspetto inscindibile: passato e futuro messi assieme”.

GUARDA ANCHE: Antonio Rusconi: “Per la risposta del territorio siamo all’anno zero”

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