Il Nonno “scrittore” di Spinea, Eros Ermanno Papette ci racconta del suo libro, dal titolo “Dedicato a te”: il sentiero che conduce alla casa del coraggio e del poco, dove abita la felicità”. Un libro nel quale un po’ Seneca e un po’ Mauro Corona l’autore riscopre e virtù e valori al di là dei beni materiali.
L’arte di essere felici
E’ un libro che racconta di un nonno e del colloquio con la nipote adolescente per cercare di trasmettere concetti profondi come le virtù, l’autostima, la felicità. A pubblicarlo è Eros Ermanno Papette, 73 anni di Spinea in provincia di Venezia, pensionato, ex responsabile delle risorse umane di un grande gruppo bancario. Quasi una sfida lanciata a nonni e nipoti che in tempi di lockdown si sono persi di vista.
Eros Ermanno Papette
“Ho pensato di scrivere un libro dedicato soprattutto ai fattori esistenziali di cui non si parla molto in giro. Ci sono argomenti che si danno per scontati e il mio è nato come atto d’amore nei confronti dei miei 6 nipoti. Quindi il titolo ‘Dedicato a te’ è dedicato loro. Tratta argomenti importanti, quali virtù cardinali, autostima, felicità, i valori esistenziali e tutte quelle cose che normalmente si danno per scontato.”
“Sono argomenti che non si approfondiscono ma che invece sono fondamentali per godersi la propria vita. Soprattutto per vivere secondo quella che dovrebbe essere la missione di ciascun essere umano, ovvero quello il diritto di essere felice.” Sono queste le parole di Eros Ermanno Papette.
Trarre insegnamenti dalle cose negative
Ci racconta questo lo scrittore Eros Ermanno Papette: “Non voglio mettere dentro ai miei nipoti dei concetti già precostituiti ma voglio farli ragionare e discutere. Troviamo quindi Giulia, questa nipote ipotetica di 17 anni, che frequenta la quarta liceo scientifico. Attraverso le vicissitudini sportive della sua squadra di pallavolo, crea col nonno l’occasione di discutere di alcuni problemi che incontra.”
“Un esempio è la la forza morale che si annovera tra le quattro virtù cardinali. Questa è fondamentale, perché nella vita non tutti gli eventi sono positivi. Per essere felici bisogna avere la doppia capacità di gustare le cose buone ma anche di saper reagire alle cose negative. Bisogna trarre insegnamento delle cose negative.”
I nonni e il Covid
“Abbiamo cercato di vedere i nostri nipoti fuori all’aperto, oppure di chiamarli a casa vedendo una famiglia per volta. Tuttavia abbiamo tenuto aperte le finestre ogni tanto, in maniera che ci fosse la giusta areazione. Il problema degli ambienti chiusi è che, anche con le mascherine e con il distanziamento, se sta ore insieme c’è il rischio di prendere ugualmente il virus.”
“Il motivo è il riscaldamento perché attraverso un movimento di aria si tengono in sospensione le particelle di questo virus. Quindi per non rinunciare del tutto ai nostri nipoti abbiamo pensare di usare questo sistema che fino adesso, per fortuna, è andato bene.”
