Ernesto Pancin, direttore dell’Associazione esercenti pubblici esercizi di Venezia (Aepe), racconta di un settore che sta affrontando ogni giorno una situazione drammatica. Alcune aziende danno segnali di rischio di una futura chiusura. I blocchi regionali e nazionali a intermittenza non aiutano, e la crisi si sta riflettendo a livello internazionale.
Ernesto Pancin
Nel turismo, sottolinea il direttore Pancin, la mancanza della possibilità di programmare un piano per il futuro diventa un problema difficile da gestire. La situazione è gravissima, i ristori, coprendo un 10% delle spese, non permettono una ripartenza in un settore che deve essere assolutamente salvaguardato.
Secondo Ernesto Pancin la soluzione migliore ora come ora è una vaccinazione su larga scala, da mettere in campo nel giro di pochi mesi.
Proprietari ed affittuari
La maggioranza delle aziende a Venezia sono in affitto, ritrovandosi a gestire un contratto tra privati, dunque o stato non può tutelare in alcun modo le spese necessarie. I proprietari degli immobili in affitto cercano di andare in contro alle difficoltà dell’azienda.
Qualunque azienda che incorre nel rischio di fallimento, diviene un bersaglio per chi ha le possibilità di portarla avanti. Sono le piccole aziende, i piccoli bar e ristoranti, che si ritroveranno a dover cedere la propria attività.
Uno sguardo al futuro
Gli esercenti, spiega il direttore dell’Aspe, non riescono più a sostenere l’incertezza di poter ripartire un domani. L’apparato ministeriale non sembra dare risposte, e non dimostra di essere in grado di capire la difficoltà enorme che affrontano ogni giorno i lavoratori.