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Eroina: dopo i nigeriani ecco gli albanesi e un laboratorio

Lo smantellamento della banda di nigeriani in via Piave non ferma gli spacciatori e stamane i carabinieri hanno arrestato tre albanesi che avevano creato un laboratorio per confezionare dosi di eroina in un appartamento a Mira

I carabinieri hanno stretto le manette ai polsi a tre cittadini albanesi, T.M. di 19 anni, T.A di 25 e il 31enne T.A, rispettivamente fratelli e cugini. A seguito di perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di 3 chili e mezzo di eroina, solo 500 grammi dei quali già tagliati, oltre ad un vero e proprio laboratorio per fabbricare lo stupefacente.

Negli ultimi giorni i militari dell’Arma avevano posto l’attenzione sui tre, che si muovevano con sospetto da Mira, dove avevano in locazione un appartamento, verso Mestre e poi Marghera. Il trio, nello specifico, effettuava piccole soste in zone buie, durante le quali, con ogni probabilità, avveniva la vendita dello stupefacente.

A seguito di ispezione, agli occhi dei militari è apparso un vero e proprio laboratorio: 2 martelletti metallici idraulici per pressare lo stupefacente intrisi di eroina, uno stampo artigianale in metallo cavo per pressare in parallelepipedi l’eroina, 2 frullatori elettrici e due sminuzzatori elettrici, anche questi intrisi di eroina.

Oltre ad un setaccio, un manganello in metallo e circa 8mila euro di denaro in contante, cui si aggiungono ulteriori 3 chili di eroina. La nota curiosa è che lo stampo fosse contenuto all’interno di un trolley, sintomo che l’attività di produzione e spaccio era in costante spostamento.

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