La rivolta degli esercenti
«La scelta di questo DPCM è il colpo di grazia», ha dichiarato Ernesto Pancin a capo degli esercenti veneziani.
«Lo stesso comitato tecnico scientifico sostiene che i contagi si diffondono per il 76% nelle famiglie. Quindi non si capisce perché i nuovi provvedimenti siano rivolti a bar e ristoranti. Vogliamo essere risarciti perché chiudere le nostre aziende, a questo punto, vuol dire non riaprire più. »
Se si comincia a chiudere attività commerciali per il bene pubblico, il governo deve aiutare economicamente. Da soli gli esercenti non ce la fanno.
Le parole di Maurizio Franceschi
Sulla stessa linea è anche Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti metropolitana. «Non è possibile penalizzare un settore che chiaramente non può essere la causa dell’impennata dei contagi. Ciò che viene messa in discussione è la chiusura indiscriminata delle attività di ristorazione senza distinguo.
Contagi nelle ultime 24 ore
A proposito di impennata, nelle ultime 24 ore, il Veneto ha registrato una crescita di contagi di oltre 650 persone. Di cui 134 a Venezia, però la maggioranza continua ad essere asintomatica. Attualmente sono 399 i pazienti in cura negli ospedali veneti, dei quali 306 positivi e 35 gravi.