Nel centro storico veneziano si aggirano piccoli delinquenti, secondo il presidente dei commercianti aderenti all’Ascom di Venezia, Roberto Magliocco, queste persone si atteggiano con uno stile mafioso, spaventando gli esercizi pubblici.
La microcriminalità
Anche sulla base delle segnalazioni arrivate in questura : nel suo locale di un barista associato è entrato un veneziano di mezza età che gli ha chiesto soldi per evitare futuri danni al bar. L’esercente gli ha chiesto un giorno di tempo, nel frattempo si è rivolto alla polizia. Dell’uomo si sono perse le tracce.
Sono arrivate altre segnalazioni riguardanti clienti che se ne sono andati dal locale senza pagare, minacciando il titolare.
Aumentati i furti
Aumentati i furti specialmente tra San Paolo e Dorso Duro e nella zona dell’accademia: da Sant’Agnese al ponte. Tutti avrebbero subito una visita notturna da parte dei ladri. Siamo il bancomat delle bande, affermano i commercianti. Oltre al furto una grossa perdita è il riparo ai danni, come le serrande, i vetri, i computer, e il registratore di cassa.
Le ore più colpite sono dall’una alle cinque del mattino. L’allarme per l’esistenza di un raket ha spinto, il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, a fare un sopralluogo – “i fenomeni vanno stroncati sul nascere senza aspettare che si ingigantiscano “