Trovati altri tre laboratori tessili apri e chiudi gestiti da imprenditori cinesi nei comuni di Crocetta del Montello, Cornuda e Giavera del Montello nella marca trevigiana.
Rischi per i dipendenti
Oltre a non pagare le tasse i titolari hanno inoltre messo a rischio la salute dei loro addetti non dotando gli edifici di attrezzature base per evitare infortuni come gli estintori portatili e le vie di fuga in caso di incendio e accumulando 20 metri cubi di rifiuti abusivi in un box adiacente uno dei laboratori.
Come spesso avviene in queste realtà anche l’igiene era scarsa e i dipendenti non erano informati a sufficienza sui rischi che correvano lavorando in ambienti di lavoro dove non vengono rispettate le misure di prevenzione.
Sequestro di tre laboratori tessili
I tre opifici sono stati sequestrati e i tre amministratori denunciati e l’approfondimento della posizione dei laboratori ha rivelato che le dieci ditte che si sono alternate nella gestione dei locali, a partire dal 2007, complessivamente in 15 anni avevano evaso 2 milioni di euro di importo.
Il meccanismo è noto. Si tratta di aziende apri e chiudi che praticano prezzi competitivi non pagando le tasse. Dopo essere divenuti insolventi con l’amministrazione finanziaria trasferiscono personale ai macchinari nella successiva impresa costituita ad hoc che continua a operare sempre nello stesso luogo con gli stessi clienti e fornitori cambiando solo il nome e la partita IVA.
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