Quest’anno il Capodanno non si svolgerà in modo tradizionale, tra fuochi d’artificio e cene con amici. Mestre e Venezia non faranno le manifestazioni di piazza, e spettacoli pirotecnici. Il Direttore Fabrizio D’Oria: “Dopo l’acqua granda del 19 novembre 2019, avevamo cominciato a ripartire; il Capodanno e il Carnevale erano stati due momenti di ripartenza. Poi abbiamo avuto lo stop, dopo il carnevale, arrivati fino alla domenica grassa”.
Fabrizio d’Oria e gli eventi del 2020
Così è arrivato il primo lockdown, impedendo di svolgere le manifestazioni. Il Direttore ricorda il Redentore, con spettacoli diffusi, ma senza fuochi d’artificio; la Regata storica, con le restrizioni, e il Natale appena concluso. Si è cercato di mantenere un palinsesto di manifestazioni, riarticolandole ed evitando, appunto le manifestazioni di piazza. Si è puntato molto sulle luminarie per accompagnare i cittadini allo shopping natalizio, con un’atmosfera calda.
Per il Capodanno si è fatta molta pubblicità per il concerto in streaming della Fenice, e per gli spettacoli streaming teatrali al Goldoni. Sono le piattaforme che permettono alle istanze tecnico-artistiche di continuare a lavorare.
Il Carnevale 2021
Quest’anno si svolgerà un Carnevale ‘basso’, cosiddetto perché il martedì grasso sarà il 16 febbraio. Il Comune di Venezia e Brugnaro stanno lavorando per capire come riarticolare la manifestazione.
“Sicuramente – continua Fabrizio D’Oria – sperimentazioni come lo streaming, e come manifestazioni diffuse. Possiamo escludere di realizzare manifestazioni di piazza, Sicuramente avremo attività decentrate, e stiamo pensando ad un programma specifico per le scuole, soprattutto per le elementari.”
Si cercherà anche e soprattutto di ricreare l’atmosfera del Carnevale nei teatri e nei musei, sia con pubblico che senza. Questo anche per mantenere un’attività comunicativa con manifestazioni conosciute sia in Italia che all’estero.
I 1600 anni della fondazione di Venezia
La storia fa nascere Venezia nel 25 marzo del 421. L’idea dell’Amministrazione di Vela è quella di costruire un palinsesto di manifestazioni che datano per un lungo periodo, idealmente fino al 25 marzo 2022.
Per questo il sindaco ha istituito un comitato cittadino, al cui interno vi sono personalità del mondo della cultura, dell’imprenditoria. Con il contributo comune si istituiranno percorsi museali e mostre, allargando all’interna storia della città di Venezia; contando, inoltre, quella che era tutta la sua estensione territoriale. Dunque si coinvolgeranno anche i Comuni metropolitani, sia nell’entro terra, sia in quelle lungo le coste adriatiche.
Si sta cercando quindi di ricostruire la storia della città attraverso vari collegamenti storici esterni ed interni. Un tentativo audace per dare una giusta immagine della città e del suo patrimonio culturale, della sua vitalità e per rilanciare questa destinazione.
Una certa attenzione andrà anche nel turismo, qualificandolo dal punto di vista più consapevole. E’ importante l’investimento nella visita di tutta la città e i suoi numerosi musei. Per questo obbiettivo le manifestazioni sono un ottimo motore per ottenere un turismo culturale, attento e curioso.
L’istituzione del G20
Venezia ha una tradizione piuttosto lunga nel rendersi un’ottima ospite per eventi di tale calibro. Ha ospitato infatti il G8, la Delegazione dell’ONU e l’Arsenale ne è il suo emblema.
Dal 22 di maggio al 6 giugno ospiterà la Biennale di Architettura, a giugno, la seconda edizione del Salone nautico, e dal 7 all’11 luglio il G20. Quando partiranno le trattative tra i Ministri delle Finanze e i Direttori delle Banche, e Venezia sarà la protagonista. L’evento andrà a richiamare il 1600 anniversario, e l’attrazione più grande sarà il Mose.