Farnace: Antonio Vivaldi al Teatro Malibran

Il Farnace di Antonio vivaldi arriva al Teatro Malibran. Christophe Gayral  e Diego Fasolis parlano dello spettacolo che verrà messo in scena

Con il nuovo allestimento di Farnace, la Fenice aggiungerà un nuovo, prezioso tassello nell’affascinante percorso di riscoperta del Vivaldi operistico.

Il Farnace al Malibran

Il Teatro veneziano proporrà un’inedita messinscena del titolo vivaldiano firmata dal regista Christophe Gayral, con le scene di Rudy Sabounghi, i costumi di Elena Cicorella e il light design di Giuseppe Di Iorio. La parte musicale sarà affidata ancora una volta all’autorevolezza di Diego Fasolis, direttore d’orchestra tra i massimi esperti della musica di Antonio Vivaldi.

Nel cast spiccheranno le voci di Christoph Strehl, Sonia Prina e Lucia Cirillo. Dramma per musica in tre atti su libretto di Antonio Maria Lucchini, Farnace si può collocare nell’ambito della stessa fase creativa cui appartiene la Dorilla.

Debuttò infatti al Teatro Sant’Angelo di Venezia, nel corso della medesima stagione teatrale, il 10 febbraio 1727. Proprio questa prima versione, sarà eseguita al Teatro Malibran nei giorni 2, 4, 6, 8 e 10 luglio 2021.

Storia

Nel 1727, Antonio Vivaldi (1678-1741) era all’apice della sua fama europea. Solamente due anni prima, il «Mercure de France» non aveva esitato a definirlo «les plus habile compositeur qui soit à Venice». Poco prima, l’editore Michel-Charles Le Cène aveva dato alle stampe una delle sue ultime raccolte autorizzate di musica strumentale: Il cimento dell’armonia e dell’inventione, da cui dipese larga parte della fortuna vivaldiana in terra francese.

Farnace fa parte di una ricca messe di lavori teatrali scritti da Vivaldi tra il 1726 e il ’28: in questo lasso di tempo il Prete Rosso compose nell’ordine La Dorilla, per il Sant’Angelo, Ipermestra, per il Teatro della Pergola di Firenze, e, appunto, Farnace, sempre per il Sant’Angelo. I libretti delle due opere ‘veneziane’ erano di Antonio Maria Lucchini, che aveva già collaborato con Vivaldi un decennio addietro (Tieteberga, 1717).

La trama di Farnace

Il dramma ruota attorno alla tragedia dinastica del re Farnace, osteggiato dalla suocera e imprigionato. Per adeguarsi al lieto fine di prammatica, tuttavia, anche la fiera Berenice cederà all’amore per la figlia Tamiri, sposa di Farnace, risparmiando così la vita al genero.

Tra i personaggi secondari, l’autorevole rappresentanza dei conquistatori romani (Pompeo e Aquilio) è dipinta in toni benevoli, guadagnando in umanità nel confronto con gli antagonisti barbari Berenice e Gilade.

Il parere del regista di Farnace, Christophe Gayral

«La vicenda di Farnace ha a che fare con soggetti assolutamente atemporali, universali e contemporanei – commenta Christophe Gayral –: la guerra dell’uomo contro l’uomo, la rivalità tra esseri umani, la brama di potere, l’infernale circolo della vendetta familiare, gli intrighi d’amore… un po’ come quello che accade in una serie di Netflix. […] Come accade spesso nei libretti di quel tempo, la storia del libretto di Farnace è sia semplice che complicata.

I personaggi sono ben caratterizzati ma perdono coerenza nel corso della narrazione. Ci sono incongruenze nella storia stessa (alcune grandi battaglie durano un minuto, alcuni personaggi cambiano idea radicalmente senza una reale ragione ecc…). In breve, per la messinscena, è bene rimanere assolutamente fedeli all’intreccio, ma anche essere capaci di tirar fuori il meglio dall’opera, e a volte proporre nuove idee sceniche».

L’intervento di Diego Fasolis

“Io chiamerei il Teatro Malibran Teatro di San Crisostomo. Questo era il teatro più importante a Venezia nel Settecento. Vivaldi non era abbastanza nobile per potersi esibire qui, quindi le sue opere sono state fatte al Teatro Sant’Angelo, che oggi non esiste più. Questo teatro è meraviglioso.

È secondo alla Fenice, ma secondo me primo per quanto attiene alla produzione barocca. Pensate che per questo teatro sono state composte più di 70 opere nuove. Qui presentiamo il Farnace, l’opera feticcio di Antonio Vivaldi. Un’opera che lui ha ripreso più volte nella sua vita nel corso di una dozzina di anni e che ha elaborato in maniera sempre alla moda per l’epoca. Al tempo, chi non aveva successo, moriva”.

La genialità di Vivaldi

“Vivaldi è un genio della composizione strumentale ed un grande compositore di musica sacra (era anche un prete). Però, la sua specialità, i suoi agganci e la sua attività di imprenditore erano per l’opera.

Il Farnace era la sua opera preferita e a questo punto anche la nostra. L’orchestra suonerà con strumenti storici e questo cambia il timbro da un lato, ma cambia anche la fruizione dei musicisti e degli ascoltatori rispetto a questa musica. Questa trova la sua essenza nell’articolazione, nella capacità di variare e di improvvisare.

Questa è musica scritta per professionisti e per conoscitori di un certo linguaggio. Dopo 4 anni di lavoro assieme, l’Orchestra della Fenice ha fatto passi da gigante sugli strumenti storici. In questo modo siamo in grado di proporre un Vivaldi concorrenziale.

Non nel senso di una concorrenza con chiunque altro, ma proprio entusiasmante, che possa portare il più grande pubblico a godere di quest’opera straordinaria”.

Informazioni

Lo spettacolo andrà in scena venerdì 2 luglio 2021 ore 19.00, domenica 4 luglio 2021 ore 17.00, martedì 6 luglio 2021 ore 19.00, giovedì 8 luglio 2021 ore 19.00 e sabato 10 luglio 2021 ore 17.00.

I biglietti per Farnace (da € 15,00 a € 100,00) sono in vendita nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre.

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