Federica Polloni ci illustra la situazione delle piccole medie imprese italiane ai giorni d’oggi. Il settembre è nero come previsto?
Le parole di Federica Polloni
“Non è nero come nella peggiore delle ipotesi, però si porta dietro delle conseguenze importanti dovute all’emergenza sanitaria. La percentuale dei fatturati che le aziende stanno perdendo era una perdita a cui eravamo preparati.
Un 30% delle aziende non ha minimamente fatturato durante il lock-down, un altro 20% è riuscito a ripartire il 4 di maggio.”
Le difficoltà del governo
La difficoltà per il governo era capire chi doveva essere aiutato. Dobbiamo considerare che ad oggi ci sono risorse totalmente dedicate a dialogare per poter accedere agli incentivi che sono stati messi a disposizione.
Vi è un’onere di gestione che incide al 50-60% su quelli che sono i nostri costi; non possiamo permettercelo perché siamo concentrati a ricostruire le nostre strategie e i nostri business.
Un futuro ottimista
Il momento chiede di intraprendere questo tipo di sfida, non ci sono alternative. Dobbiamo guardare al futuro con concretezza e fiducia rispetto agli aiuti che ci arriveranno. Bisogna creare un punto di dialogo costruttivo. L’idea è quella di spingere per una diminuzione della pressione fiscale, per delle politiche attive al sostegno del lavoro e perché avvenga una vera e concreta burocratizzazione.
Dobbiamo togliere i fardelli alla nostra impresa e permettergli di correre nuovamente.
Export
L’export sta soffrendo notevolmente di una riduzione di domanda estera. L’emergenza sanitaria impone una riduzione dei viaggi e dell’uso dei mezzi di trasporto pubblici, ma le imprese cercano di darsi molto da fare nonostante tutto.