Fedez e Alessandro Zan discutono in diretta sul tanto chiacchierato ddl zan, un decreto legge che tutelerebbe chi non ha diritti. Le legge è però bloccata al Senato.
Fedez e Alessandro Zan
Fedez ha tenuto una diretta Instagram con il Deputato del PD Alessandro Zan, firmatario della legge omonima che ha come obiettivo combattere omotransfobia e misoginia. Questa legge è però al momento bloccata in quanto non se ne vuole discutere, in particolare da parte di alcuni partiti come la Lega.
Questo blocco, aggiunto alle aggressioni continue a cui abbiamo assistito anche poche settimane fa, punta un riflettore per chiaro sulla questione diritti civili di queste categorie.
In questi giorni inoltre innumerevoli artisti si sono espressi sulla questione, aggiungendo altra carne al fuoco. La prima è stata Elodie, che aveva criticato il Senatore della Lega Pillon, su Instagram, proprio per la scelta del suo partito di mettersi di traverso all’approvazione. Alla risposta del parlamentare aveva controrisposto, tra gli altri proprio Fedez, schierandosi chiaramente a favore del ddl zan. Ha quindi organizzato una diretta instagram per far luce sulla questione ai suoi follower.
Il ddl Zan: perchè non è ancora stato approvato?
“La legge non limita la libertà d’espressione ma l’istigazione all’odio (…) Se vengo colpito per quello che sono è crimine d’odio e noi li contrastiamo anche per persone con disabilità. Se mettiamo in campo un’azione da un punto di vista della legge ma anche se facciamo cultura in un paese”. Queste la prole di Zan di fronte ad una domanda di Fedez.
Gli si chiedeva infatti se il ddl potesse limitare la libertà d’espressione, questione particolarmente discussa. “Se le mie affermazioni producono una condizione di pericolo di discriminazione o violenza, quella non è più libertà d’espressione ma istigazione all’odio. Chi dice che legge e liberticida mente sapendo di mentire. Chi lo dice vuole continuare a istigare all’odio”.
Zan ha inoltre fatto presente che nel resto d’Europa si sono già adoperati da anni per combattere i crimini d’odio, per prima la Francia già nel 2004.
“La legge è stata approvata alla Camera e dopo 6 mesi manca quella al Senato. In commissione giustizia, dove la legge deve cominciare l’iter prima di andare in aula, non si è cominciato a discuterne perché il Presidente, che è della Lega, la sta bloccando”.
Fedez ha anche chiesto a Zan cosa si può fare materialmente per aiutare e oltre alla firma di una petizione, lui e Chiara Ferragni hanno chiesto alle migliaia di persone collegate di inviare una mail al Presidente della commissione giustizia per chiedergli di calendarizzare la discussione in aula. Chiedendo di farlo civilmente, come ha sottolineato anche Zan.