La Fenice non ha voluto rinunciare a fare musica per il suo pubblico. Nel palinsesto musicale del suoi concerti in live streaming, non poteva mancare l’omaggio del Teatro veneziano a Ludwig van Beethoven (1770-1827).
La Fenice
Si tratta del duecentocinquantesimo anniversario della sua nascita. Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice, dichiara: «proporremo la Nona Sinfonia di Beethoven, con l’Orchestra e il Coro Teatro La Fenice diretti da Myung-Whun Chung, in diretta web, forti del notevole riscontro e del grande affetto dimostrato dal pubblico della rete, che come abbiamo potuto vedere è il pubblico di tutto il mondo. Abbiamo ricevuto moltissimo commenti entusiastici e questo ci dà la convinzione e l’entusiasmo per continuare su questa strada finché le condizioni non ci consentiranno di tornare a riaprire le porte del teatro. Non ci stancheremo mai di ripetere che il pubblico ha molta sete di musica e di cultura e non dobbiamo assolutamente smettere di soddisfarla».
Il concerto
Era un concerto molto atteso dal pubblico veneziano, e sarà a conclusione della breve, ma intensa, rassegna di concerti trasmessi in diretta. Questi sono diffusi gratuitamente dal Web, tramite il canale YouTube e il sito ufficiale del Teatro.
La diretta sarà emessa venerdì 27 novembre 2020 alle ore 17.30, in diretta dalla Sala grande del Teatro di Campo San Fantin. Il pluripremiato maestro coreano Myung-Whun Chung dirigerà la Nona Sinfonia di Beethoven alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro La Fenice. Interpreti vocali del celeberrimo Inno alla gioia, incluso nel quarto movimento della partitura, saranno il soprano Laura Aikin, il mezzosoprano Anke Vondung, il tenore Michael Shcade e il basso Thomas Johannes Mayer; maestro del Coro Claudio Marino Moretti.
L’opera magistrale
La Sinfonia n. 9 in re minore op. 125, l’ultima composizione sinfonica compiuta di Ludwig van Beethoven. E’ una delle pagine più importanti della letteratura sinfonica tedesca e un monumento della musica di ogni tempo.
La creazione di questo imponente e rivoluzionario affresco sinfonico, che comprendeva per la prima volta la presenza di soli e coro, occupò la mente di Beethoven per gran parte della sua vita.
Il compositore appuntò alcuni elementi musicali fin dal 1794, proponendoli in altri lavori. Fu solo nel 1823, però, che cominciò a dedicarsi completamente a questa composizione, debuttando l’anno successivo, il 7 maggio 1824, al Theater am Kärntnertor di Vienna, con il contralto Caroline Unger e il tenore Anton Haizinger.
Un concerto memorabile, con lo stesso autore sul podio benché, date le sue condizioni di salute, la concertazione fosse stata curata da altri. Il pubblico accolse la Sinfonia con grande entusiasmo, tributando a un Beethoven ormai completamente sordo, invece degli applausi, un festoso sventolare di fazzoletti.