Ferrovie, Laura Puppato: “Servono investimenti su tratta Calalzo-Montebelluna, situazione attuale inaccettabile”
“Stanno togliendo qualunque dignità alla tratta ferroviaria Calalzo-Montebelluna, che tocca anche le città di Feltre e Belluno, l’intenzione è di sostituire i treni con pullman e di spacchettarla per riuscire a metterla a bando a prezzi più bassi, senza considerare minimamente il bisogno di questa linea da parte degli utenti che già oggi viaggiano stipati come sardine fin da Cornuda e per oltre un’ora fino a Padova”. Lo dice Laura Puppato, dopo aver personalmente appurato la situazione sulla linea che quotidianamente trasporta centinaia tra studenti e lavoratori verso Castelfranco Veneto e il capoluogo euganeo.
“L’intenzione è quella di creare un hub a Montebelluna da cui far partire autobus e altre linee verso Nord, ma così si abbandona il bellunese e la Sinistra Piave che vedrà la stazione di Cornuda bypassata dal nuovo progetto – ha spiegato la senatrice – eppure ogni giorno migliaia di persone di un enorme bacino che va dalla Pedemontana al comune di Pieve di Soligo prendono proprio a Cornuda il treno per i loro spostamenti. Nonostante un trattamento da terzo mondo (come si evince dalle foto scattate stamane alle 7 in punto a Cornuda, Montebelluna e in treno). Si noterà che son bene di più di 200 le persone che alle ore 7 sostano sul marciapiede di Cornuda diretti a Padova. Illusorio e demenziale pensare possano essere stipati in autobus o costretti a scendere 10km più in là per aggiungersi agli oltre 200 che partono anche da Montebelluna. Insomma la Regione riveda le sue politiche sulla mobilità approfittando dei fondi che anche la finanziaria destina al trasporto su treno, altrimenti sarà battaglia politica durissima”. “Viaggiare con i mezzi pubblici in Veneto è pressoché impossibile e lo stanno complicando ulteriormente, senza investimenti adeguati la provincia di Belluno, la città di Feltre e buona parte della provincia di Treviso saranno isolate dalle città più importanti e perderanno attrattività commerciale e turistica – ha detto ancora – così facendo si incentiva il trasporto su gomma privato, ma soprattutto si colpiscono famiglie e pendolari incrementando il loro disagio. Gravare ulteriormente le strade già insufficienti a smaltire il traffico esistente oltretutto è una strategia frutto di una totale assenza di visione per il futuro”.