Venezia ha rinnovato il suo matrimonio con il mare: “Noi ti sposiamo, o mare, in segno di vero e perpetuo dominio”. Con questa formula di rito pronunciata dal sindaco di Venezia e con il lancio dell’anello dogale nelle acque davanti la chiesa di San Nicolò del Lido è stato rinnovato domenica 29 maggio, lo Sposalizio del mare, che nel giorno dell’Ascensione, la Festa della Sensa, fa rivivere la millenaria storia della Serenissima.
La cerimonia
Alla cerimonia hanno partecipato il patriarca Francesco Moraglia e l’ammiraglio Andrea Romani, comandante dell’Istituto Studi militari marittimi e del Presidio Militare di Venezia.
Con l’anello è stata lanciata in acqua una corona d’alloro per tutti i Caduti del mare. Ad accompagnare il rito, l’alzaremi e le note dell’inno di San Marco. Ad assistere alla cerimonia anche l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Mclnyk, che poco prima, ai Giardini Reali, aveva ricevuto l’anello dogale per il Gemellaggio Adriatico, sancito con la città di Odessa, da cui ha fatto giungere un ringraziamento via video il sindaco Gennady Trukhanov.
La Festa della Sensa
La Festa quest’anno si è svolta nelle giornate del Salone Nautico, ha vissuto poi il suo momento religioso con la celebrazione della messa per la solennità dell’Ascensione officiata dal patriarca Moraglia nella chiesa di San Nicolò del Lido. Presenti rappresentanti dell’Amministrazione comunale oltre alle autorità civili e militari.
Iniziative collegate alla Festa della Sensa
Collegate alla Sensa una serie di iniziative realizzate al Lido con il supporto della Pro Loco del Lido e Pellestrina, tra cui il tradizionale mercatino e l’iniziativa del “Presidio della gentilezza”, campagna nazionale volta a sensibilizzare bambini e ragazzi alla pratica della gentilezza nella quotidianità. Allestita anche un’area street food attiva dalle 11 alle 23.
La potenza della Serenissima
La Festa della Sensa ricorda due eventi importanti:
- Il soccorso portato dal doge Pietro II Orseolo alle popolazioni della Dalmazia, minacciate dagli Slavi, il 9 maggio dell’anno 1000
- La stipula, nel 1177, del trattato di pace tra il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa, che pose fine alla secolare diatriba tra Papato e Impero.
Entrambi celebrano la potenza della Serenissima, fondata sulla conoscenza e il controllo del mare.
Il rito
All’inizio il rito era celebrativo, religioso e scaramantico insieme, solo per propiziarsi la tranquillità del mare. Prevedeva la visita del Doge al mare e la benedizione delle acque dell’Adriatico. Su questa base si è innestato poi lo sposalizio del mare. Il Doge, a bordo del Bucintoro, riceveva la benedizione del Vescovo, che si imbarcava all’altezza di San Pietro di Castello e una volta raggiunta la Bocca di Porto di Lido, lanciava nelle acque un anello d’oro, pronunciando la formula: “Desponsamus te, mare. In signum veri perpetuique dominii”.
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