Riviera del Brenta Solventi bruciati nell’aria di Fiesso d’Artico nel veneziano a causa di un furioso incendio divampato nel suolificio padovano in via Giacomo Puccini.
Cos’è successo nella Riviera del Brenta
Una donna ha riportato ustioni alle mani e un operaio è rimasto leggermente intossicato. Le fiamme inoltre hanno provocato danni per decine di migliaia di euro sull’attrezzatura e le partite prodotte.
L’allarme è scattato verso alle 8 all’inizio del turno di lavoro e alle 8:15 i Vigili del Fuoco erano a lavoro accorsi da Mestre e Mira con due autopompe, 3 autobotti, un autoscala, il carro aria, altri mezzi di supporto e 25 operatori.
I danni causati dall’inquinamento
La densa e altissima colonna di fumo visibile a chilometri di distanza ha allertato la popolazione e l’odore acre che si è percepito nell’aria ha spinto il sindaco a consigliare ai cittadini di tenere chiuse le finestre.
L’Arpa ha analizzato i campioni per valutare la ricaduta dei fumi e di amianto dato che è andato a fuoco anche un tetto in eternit. Analizzato anche l’acqua di spegnimento confluita in un bacino idrico artificiale.
Si tratta di un azienda di verniciatura di suole, una delle tante che costituisce il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta. Dislocata in una zona molto trafficata di Fiesso d’Artico al punto che il blocco della mobilità della zona ha congestionato le strade.