Filippo Turetta atteso il 25 al Marco Polo. Funerali di Giulia a Padova

Continuano ad affiorare elementi inquietanti nella tragica fine di Giulia Cecchettin. La Procura di Venezia avrebbe acquisito la telefonata del testimone al 112 effettuato sabato sera che ha sentito urlare "mi fai male" nel parcheggio di Vigonovo e ha visto Filippo dare un calcio ad una figura a terra, ma l'indagine è partita soltanto domenica. Intanto Filippo sarà portato a Venezia con un aereo militare sabato

Arriverà sabato 25 novembre in Italia Filippo Turetta proprio nel giorno in cui le piazze più importanti del paese si saranno riempite per manifestare contro la violenza sulle donne, di cui lui è diventato l’ultimo singolo in ordine di tempo anche se si spera che sia davvero l’ultimo.

Filippo Turetta

Sarà prelevato con un aereo militare a Francoforte che lo porterà direttamente a Venezia, dove sarà interrogato dai giudici della Procura di Venezia. Il suo passaggio dalla Germania all’Italia non è una estradizione, altrimenti ci sarebbero voluti più giorni, ma il frutto di una cooperazione giudiziaria tra stati dell’Unione Europea, nel caso in cui l’indagato dia l’ok al trasferimento.

Le esequie

Filippo troverà un clima a dir poco pesante, non solo nel veneziano sono previste migliaia di persone provenienti da tutto il paese al funerale della ventiduenne, che lui ha confessato di aver ucciso; al punto che le esequie saranno celebrate a Padova nella Basilica di Santa Giustina in Prato Della Valle e non più a Saonara, per dare spazio a tutti i partecipanti. Poi il corteo funebre si sposterà per l’ultimo addio nella chiesa di Saonara.

Il nuovo avvocato

La famiglia di Filippo intanto ha affiancato all’avvocato scelto nei giorni scorsi Emanuele Compagno, un altro legale Giovanni Caruso. Compagno che ha chiesto alla perizia psichiatrica, è stato criticato per alcune considerazioni che ha postato nel suo canale di YouTube sullo stupro anni fa. Il rapporto sessuale, avrebbe dichiarato, è un momento di irrazionalità difficile da controllare sia per la vittima che per l’eventuale accusato.

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