Filippo Turetta disposta l’estradizione

Trapelano le prime dichiarazioni rilasciate ai poliziotti tedeschi da Filippo Turetta al momento dell'arresto: “Ho provato ad uccidermi tagliandomi la gola, ma non ho avuto il coraggio", ha confessato e poi ha aggiunto: "ho ucciso la mia ragazza". Disposta l'estradizione

Per Filippo Turetta, scovato ed arrestato in Germania a bordo della sua auto, è stata disposta l’estradizione dalla Germania in attesa del rientro in Italia dove sarà processato. Si cercano nell’auto prove della premeditazione.

Filippo Turetta tornerà in Italia con un volo di linea.

Disposta l’estradizione di Filippo Turetta da parte del tribunale tedesco. La notizia è stata diffusa dal legale del ventiduenne. Ora il giovane accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin tornerà in Italia con un volo di linea. Accompagnato da una scorta predisposta dal Ministero dell’Interno.

Non si conosce ancora la data del rientro, potrebbero volerci pochi giorni ma forse anche 15. Certo è che Turetta accettando una procedura semplificata di consegna all’Italia, ha accorciato l’iter che avrebbe previsto il pronunciamento della corte d’appello di Naumburg.

L’auto

Nel frattempo la polizia tedesca ha ispezionato l’auto grande Punto Nera, su cui gli investigatori italiani confidano, una volta consegnata alla scientifica italiana, di trovare la conferma o una smentita della premeditazione. Accusa che potrebbe costare l’ergastolo all’accusato.

Gli agenti tedeschi avrebbero trovato, secondo notizie Ansa, un coltello da cucina, con una lama di 12 cm, un paio di guanti, un telefono cellulare e 300€ in contanti. Sono in corso indagini per verificare un eventuale acquisto di una scheda Sim straniera, per poter utilizzare il telefonino senza essere tracciato. Infine tracce di sangue presenti anche sulle scarpe e sui vestiti del ventiduenne.

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