La FIMMG ha già contestato, a livello nazionale e nelle sedi dei ministeri competenti, come l’attività vaccinale svolta dai Farmacisti presenti profili di grave illegittimità lasciando procedure complesse di esclusiva pertinenza medica a professionisti che non possono e non devono svolgere attività che presumono conoscenze, abilità e competenze che solo il medico possiede ed è abilitato ad esercitare.
La FIMMG del Veneto trova sorprendente e ulteriormente illegittimo che la Regione impieghi proprie risorse economiche per implementare il già folto panorama dei soggetti vaccinatori creando non tanto ulteriori opportunità alla popolazione veneta ma disorientandola rispetto al già complicato panorama organizzativo.
“Non abbiamo bisogno di ulteriori soggetti vaccinatori ma di offrire forniture costanti per creare percorsi vaccinali svolti in sicurezza da operatori competenti e legittimati a svolgere questa attività che non “…è semplice e che può fare chiunque” ma è un atto medico che rappresenta il risultato finale di una serie di procedure che proteggono la persona che si appresta ad essere vaccinata.
Medici di base
La FIMMG del Veneto ritiene che l’Accordo sottoscritto con le OO.SS della Medicina Generale fosse fondato sui criteri di emergenza e di solidarietà sociale ma l’Accordo preso con Federfarma sottolinea come la Regione, in questo specifico caso, abbia sottoscritto un’intesa che crea di fatto una distorsione nel Sistema Sanitario Regionale e una gerarchia tra gli attori presenti.
La popolazione, oggi più che mai, ha bisogno di essere orientata e la Medicina Generale è pronta, lo dimostra con i dati della stessa Regione Veneto, a offrire ai propri Assistiti una Campagna Vaccinale che si fonda sulla relazione, sulla conoscenza personale e sulla competenza, fondamenti per attività svolte in sicurezza.