Stringe il cuore passare per Campo Santo Stefano e non vedere più la galleria di Fiorella Mancini. Quello spazio che lei aveva trasformato in uno scrigno senza fondo perchè lei era così capace di convertire il dato prosaico in immagine glamour, capace di captare gli umori prima degli altri e di bere l’amaro calice con spensierata allegria.
Quello spazio, ora che Fiorella Mancini ha abbandonato la scena terrena, è eccessivamente vuoto e nessuno se ne dà pace mentre all’interno si lavora alacremente per smontare arredi, luci, insegne, per imballare oggetti e decori, per trasportare altrove un mondo di smisurata fantasia.
È un brutto colpo per chi passa davanti in questo momento, e allora non si può fare a meno di mettere la testa dentro sperando che non sia così….
Tra le nude pareti dell’immaginifico atelier, la figlia di Fiorella Benedetta, riceve continue dimostrazioni d’affetto per quella madre geniale e fuori dagli schemi, e risponde con garbo a chi come noi chiede notizie, informazioni, rassicurazioni forse sul futuro di tutto quello a cui Fiorella ha dato forme seducenti.