Francesca Gallo, musicista e artigiana nella sua bottega di Treviso

Fisarmonista di professione,  laureata al conservatorio e l'unica artigiana in Italia che sa costruire da sola una fisarmonica. Vive a Treviso non tiene concerti da un anno, ma non ha perso i suoi clienti e nemmeno l'energia.

Francesca Gallo vive e lavora a Treviso nella sua bottega di artigianato. Attività ereditata dal padre che è diventata simbolo identitario del territorio.

L’infanzia e la passione per la fisarmonica

Il padre di Francesca fondò la bottega quando lei era ancora bambina, e con il fratello ci è cresciuta, “I figli degli artigiani negli anni 70 praticamente vivevano in bottega” spiega la musicista. Francesca Gallo ha studiato fisarmonica al conservatorio, specializzandosi in musica tradizionale e portandola in giro per l’Italia con i suoi concerti.

Le Botteghe come centri culturali

La bottega è una delle realtà non a rischio, in quanto è un centro culturale. “La considero nel suo senso rinascimentale, un luogo in cui le arti si incontrano. Ogni bottega per millenni è stata fortemente identitaria di un territorio, non c’è pericolo di saltare ma piuttosto di non essere compresi”. Nel nuovo piano di recovery fund del Presidente Mario Draghi il lavoro manuale avrà un ruolo importante. L’artigiano quello vero, che crea, possiede una cultura, una forte direzione che viene dal passato, vive nel presente ma si dirige nel futuro.

La formazione e il valore identitario della bottega

Francesca afferma che le leggi non permettono di avere collaboratori, in quanto dovrebbe assumere qualcuno, pagarlo, insegnare il mestiere e quindi fermare la produzione. “Non ci sono scuole che insegnano il mio mestiere, Se la mia bottega è rimasta unica a livello nazionale un motivo c’è” afferma la musicista. Inoltre ci spiega che l’ultimo bando ristori della regione ha lasciato fuori tutto il mondo dell’artigianato legato allo spettacolo dal vivo.

Le piccole botteghe identitarie sono ambasciatori del territorio, e per vedere la bottega di Francesca arriva gente da ogni parte del mondo. Questi veri e propri centri culturali non hanno concorrenza proprio per la loro unicità.

La fisarmonica

Nella bottega non ci sono strumenti antichi, Francesca li crea su misura per il cliente, li ripara, li restaura. “Io non tengo in ostaggio gli strumenti, vanno suonati” afferma. Ogni parte della fisarmonica è preziosa, in quanto nella sua costruzione c’è la vita dell’artigiano, e questo le dà valore. Ogni strumento è diverso dall’altro, suono compreso, e in particolare quelli artigianati sono strumenti unici.

Lo strumento si costruisce assieme al musicista, è fatto su misura, ci spiega Francesca, ed è proprio per questa particolarità che i clienti l’hanno sempre sostenuta. È detentrice di un’entità rarissima in territorio italiano.

La pandemia

La bottega di Francesca è ferma da un anno, come tutti i suoi clienti. Gli unici aiuti sono arrivati l’anno scorso, a inizio pandemia. “Per una serie di concause le piccole nicchie sono state tagliate fuori da gran parte dei ristori, i ragionamenti vengono fatti suoi grandi numeri, e le piccole identità vengono tralasciate” conclude la musicista.

Nonostante Francesca non sia una sostenitrice dei concerti in streaming, ci ha regalato una piccola esibizione.

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