Fratta di Polesine, la casa museo di Giacomo Matteotti

La casa museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine riapre al pubblico dopo il restauro, offrendo un percorso narrativo coinvolgente e significativo

Ci sono tutti i suoi libri la scrivania i mobili di fine ‘800 nella casa museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine.

Restauro e riallestimento della casa museo di Giacomo Matteotti

Riapre ufficialmente al pubblico, a 100 anni dall’evento sanguinoso che portò al rapimento e all’uccisione del deputato socialista per mano dei fascisti, la casa natale di Matteotti, di proprietà dell’Accademia dei Concordi. La casa è stata restaurata e riallestita con il sostegno di numerose istituzioni ed è riconosciuta come monumento nazionale.

Il nuovo percorso narrativo è a cura di Luca Molinari, mentre la direzione del museo è di Maria Ludovica Mutterle. La visita della casa museo si snoda attraverso un percorso che inizia a piano terra, nelle stanze della quotidianità, quali la cucina, la sala da pranzo ,lo studio-biblioteca. E poi si prosegue al primo piano con le camere da letto, la biblioteca di famiglia, il pianoforte e lo spazio dedicato alla musica.

Il nuovo percorso narrativo

Accanto ai semplici mobili di casa, il nuovo progetto di allestimento sviluppa anche il racconto di quel Polesine di miseria che Matteotti conobbe bene da ragazzo. Parla la direttrice: “L’ultimo piano invece è completamente nuovo. C’è un ellisse in cui ci sono video ci sono degli specchi parlanti con persone che ci illustrano l’attualità del pensiero di Matteotti. Tra queste mi piace ricordare la senatrice Segre, che è stata colei che ha voluto e firmato la legge su Matteotti.”

A fare da prologo alla visita il giardino che circonda la palazzina, dove il visitatore può fermarsi a leggere libri e testi conservati all’interno, ripensando alla storia.

GUARDA ANCHE: Taglio di Po, il caffè premiato con tre stelle a Bruxelles

Exit mobile version