Venditori abusivi fuggono dalla stazione degli autobus di Bibione. Uno ha travolto un anziano di 77 anni. La polizia locale ha sequestrato al gruppo 30 borse e 20 portafogli
Mattinata di controlli al Terminal Bus di Bibione da parte della Polizia Locale che, verso le 10 ha atteso l’arrivo di un autobus, utilizzato spesso da venditori abusivi provenienti da Latisana, per procedere ai controlli sui documenti di soggiorno e per contrastare il commercio abusivo.
Un gruppo di circa dieci venditori abusivi, solo alla vista delle auto della polizia locale, ha forzato la porta dell’autobus e si è dileguato tra i numerosi passeggeri presenti in quel momento alla stazione bus. Nella fuga un venditore ha travolto un anziano di 77 anni, residente a San Giorgio al Tagliamento, procurandogli un ferita alla testa che guarirà in 10 giorni.
A terra e all’interno dell’autobus è stata abbandonata dai fuggitivi la merce destinata alla vendita (30 borse e 20 portafogli) posta sotto sequestro dagli agenti della polizia locale.
Per il venditore datosi alla fuga, travolgendo il malcapitato anziano, sono scattate subito le ricerche questo grazie alle numerose telecamere installate a Bibione dalla polizia locale e collegate con la centrale operativa. In particolare i filmati della videosorveglianza installata sulla zona della stazione degli autobus ha potuto individuare il responsabile.
“Per tutto il giorno – spiega il comandante della polizia locale del Distretto Veneto Est, Andrea Gallo – sono proseguite le ricerche dell’autore delle ferite procurate all’anziano e nel tardo pomeriggio è stato individuato dagli agenti in borghese del nucleo di polizia giudiziaria e trasportato in comando. Per lui, D.M., senegalese di 29 anni, domiciliato a Mestre, sono scattate le denunce per resistenza a pubblico ufficiale, omissione di soccorso mentre per le lesioni attendiamo la querela dell’anziano”. Lo stesso, contattato dal dirigente Gallo nella tarda serrata anche per ricevere solidarietà da parte del Comando e dell’Amministrazione, ha espresso la volontà di perseguire legalmente chi gli ha procurato le ferite.