Per il funerale di Giulia chiesto un segnale corale
Vertice stamani a Padova coordinato dalla questore Marco Odorisio per i funerali di Giulia Cecchettin, in programma domani martedì 5 dicembre alle 11:00, nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle. Si attendono 10.000 persone. Non ci sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma potrebbe esserci la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’area sarà blindata dalle 9 alle 13 e la cerimonia potrà essere seguita attraverso due maxischermi.
Sarà lutto regionale e cittadino. Il presidente della giunta regionale Veneta Luca Zaia ha chiesto un segnale corale, forte e chiaro contro la violenza di genere, una giornata che diventi indelebile. Per avere una grande partecipazione, in un giorno in cui, nonostante l’eco della morte di Giulia sono avvenuti altri femminicidi, è stata scelta una delle più grandi chiese al mondo. Un migliaio di posti in chiesa che saranno occupati ed invito. A Vigonovo, in molti, domenica, sono giunti da molte parti d’Italia per deporre fiori sui luoghi della tragedia e davanti alla casa di Giulia e del municipio.
Le parole di Turetta non convincono gli inquirenti
Intanto, gli investigatori hanno raccolto molti elementi contro Filippo Turetta, accusato per il momento di sequestro di persona e omicidio volontario. Il PM Veneziano Andrea Petroni si è dichiarato soddisfatto delle dichiarazioni raccolte durante l’interrogatorio di 9 ore. Il 21enne ha confessato che lui non accettava la fine della relazione con Giulia. Ha anche detto di aver perso la testa e che gli è scattato qualcosa. Forse, preludio della richiesta di una perizia psichiatrica per ottenere uno sconto della pena.
Gli inquirenti potrebbero, invece, contestarli la premeditazione. Filippo, quando ha incontrato Giulia, era attrezzato con un coltello, lo scotch usato per imbavagliarla e i sacchi neri. L’aggressione è avvenuta in due punti diversi a Vigonovo e nell’arco di 20 minuti, tanti per pensare ad una perdita di controllo, e anche il luogo in cui è stato nascosto il corpo senza abitazioni nel raggio di 12 km non sembro una scelta dettata dall’impeto. La Fiat Grande Punto, ancora in Germania, arriverà in Italia il 10 dicembre e quello che vi sarà trovato dentro costituirà un altro tassello importante per l’indagine.