Sei giorni di apertura, più proposte formative, sede confermata. Tornano gli studenti in aula e per Fuori di Banco, il salone dell’offerta formativa promosso da Città metropolitana di Venezia in collaborazione con l’Ufficio scolastico Regionale per il Veneto, è di nuovo tempo di dare un aiuto concreto a studenti e alle loro famiglie. Qui sarà offerta agli studenti una guida competente e qualificata all’orientamento nella scelta del proprio futuro di studio e di lavoro.
L’evento a Forte Marghera
Sarà ancora uno dei rinnovati padiglioni di Forte Marghera a Mestre la cornice e il contenitore della 14° edizione che proporrà molte novità per rispondere alle aspettative di un pubblico in crescita (ben oltre 7000 le presenze registrate nel 2022) che colloca questa manifestazione tra le più significative in ambito regionale.
La prima novità è data dalla diversa collocazione temporale, in due fine settimana, dal giovedì al sabato:
- Dal 28 al 30 settembre, dedicata a studenti in uscita dalle scuole superiori, con l’offerta universitaria, di istruzione tecnica superiore e post diploma e una guida ai test d’ingresso;
- Dal 5 al 7 ottobre, per l’uscita dalla terza media e l’incontro con l’ampio panorama dell’offerta formativa superiore del territorio metropolitano e i servizi per l’orientamento.
Lo Sguardo al Futuro di Brugnaro
“La Città metropolitana ci tiene molto ai giovani e al loro futuro”, così commenta il sindaco Luigi Brugnaro.
“Lavoriamo tutto l’anno per le manutenzioni delle scuole, per renderle più sicure e accoglienti. Fuori di Banco è un momento di aggregazione, di scambio, di conoscenza: un’opportunità per tutti gli studenti dell’area metropolitana che serve ad accompagnare i nostri giovani, che poi sono i nostri figli, i nostri nipoti, nelle loro prime importanti scelte di vita. Valutare la scuola superiore o l’università che più si avvicina alle loro attitudini e possibilità è fondamentale per, poi, iniziare a preparare il futuro di ognuno.
Il Salone dell’offerta formativa ha trovato la sua “casa” ideale negli spazi di Forte Marghera, una location ideale. Ringrazio l’Ufficio Regionale Scolastico per la collaborazione ma il mio grazie va soprattutto agli insegnanti e ai genitori che sono parte fondamentale per la buona riuscita di questa iniziativa che ritengo sia un passaggio fondamentale non solo per il domani delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”.
Gli Espositori del Fuori di Banco
In forte crescita anche il fronte di collaborazioni, esperti ed espositori, che hanno richiesto un grosso sforzo organizzativo rispetto alle edizioni precedenti: 9 università, 10 ITS (istituti tecnici superiori post diploma), 40 istituti per l’istruzione e la formazione professionale superiore, comprese le arti grafiche e musicale.
Vi è poi il mondo del lavoro con: Veneto Lavoro, Confindustria, Cciaa Venezia e Rovigo, Ance Venezia giovani, ma anche Polizia di Stato, Lagunari dell’Esercito, Arma dei Carabinieri e Marina Militare. Per l’orientamento prosegue la collaborazione con il Comune di Venezia attraverso vari servizi ed Europe Direct, ma anche con la cooperativa Sestante ed Esu, il centro servizi per il sistema universitario. Per la prima volta sarà presente il Cisia, il Consorzio interuniversitario dei sistemi integrati di accesso per un focus speciale sui test d’ingresso all’università destinato al personale docente incaricato per l’orientamento.
Tutti gli espositori, circa 80, saranno ospitati al padiglione 30, mentre il programma culturale, tra le 8.30 e le 13.00 nonché dalle 14 alle 18 di ogni giorno del salone, si terrà al padiglione 53, dove si avvicenderanno oltre 70 appuntamenti con ospiti ed esperti. In questo caso, data la capienza delle sale disponibili, è d’obbligo la prenotazione.
Fuori di Banco Online
Il salone è presente anche in rete: il sito www.fuoridibanco.it in cui vengono raccolte tutte le informazioni utili per accedere al salone, partecipare al programma, prenotare i servizi di orientamento e colloquio previsti, ma è anche punto di raccolta dell’offerta formativa del territorio, aggiornata costantemente dagli stessi istituti scolastici e formativi, oltre ad offrire una mappatura completa dei servizi educativi presenti sul territorio.
Leggi Anche: Riparte la Scuola, metà del personale di sostegno non è formato