Il camping Pra’ delle Torri, a Caorle, devastato da un incendio. Colpa di uno zampirone lasciato acceso da un turista e rovesciato dal vento sulla tovaglia.
Ieri, a Caorle, è dilagato il panico: nel campeggio Pra’ delle Torri un furioso incendio ha praticamente carbonizzato l’intero camping. Le fiamme, sprigionatesi all’alba per una candela anti zanzare lasciata accesa da un turista varese 55enne, si sono propagate dalla sua capanna fino ad altri 39 caravan, complici le bombole a gas utilizzate dai campeggiatori. Le autopompe dei vigili del fuoco sono arrivate sul posto quando oramai il camping era in fiamme ed è stato chiesto anche l’ausilio di un elicottero sia da Portogruaro, che da San Donà, che da Motta di Livenza. Ma il disastro non si è limitato solo al camping Pra’ delle Torri: è stata coinvolta anche la pineta di Duna Verde, con la conseguente evacuazione di circa 2.000 persone anche dal vicino complesso di Duna Fiorita, sempre in località Duna Verde. Fra gli sfollati, 140 turisti provenienti da Friuli, Veneto e Lombardia hanno perso tutto nell’incendio. Il vento di bora molto forte ha poi reso molto difficili le operazioni di soccorso: si è salvata solo l’ultima fila di bungalow a ridosso di Duna Verde. Molte ora le famiglie senza una sistemazione, la maggior parte anche con dei bambini. Chi ha assistito da spettatore alla scena, ha potuto farlo anche dalle località vicine: una grossa nube di fumo nero ha coperto difatti il cielo sia di Porto Santa Margherita, che di Valle Altanea e di Duna Verde. Secondo le prime ricostruzioni, lo zampirone, a causa del vento, si sarebbe rovesciato sulla tovaglia, propagando poi l’incendio a tutti gli altri caravan. Il turista responsabile è stato denunciato per disastro colposo.