Gabriella Chiellino: l’impresa di ieri e di oggi
Paolo Dalla Vecchia; “Tu sei stata anche delegata di Confindustria veneto per l’ambiente che ruolo ha l’impresa qui a Venezia rispetto alle problematiche ambientali?”
Gabriella Chiellino: “L’impresa italiana è cambiata rispetto a quella che era negli anni 70. Noi eravamo abituati a un’azienda con 30.000 addetti e la presenza di grandi case produttive. Questi decenni dagli anni 80/90 ad oggi quelle imprese sono diminuite, e quindi da 30.000 addetti a Marghera si è passati a circa 10.000, passando a un terziario e ai servizi.
Oggi è un’impresa modificata. La grande impresa c’è, ma con meno addetti e con un processo produttivo ridotto, perché si è andati molto all’estero con le produzioni. Qui abbiamo stoccaggio, ma la produzione della chimica plastiche è fuori Italia. Qui abbiamo la responsabilità del recupero su quest’aria.
Recupero del territorio
In questi giorni si legge nei giornali tanta spinta all’idrogeno grazie ai fondi pubblici. Idrogeno però green, che viene prodotto da un processo chimico che è l’elettrolisi, che ha bisogno di energia che prende in maniera green dal fotovoltaico.
Qui a Marghera quindi c’è la possibilità che possa diventare un museo attivo di tecnologie green in piccole dimensioni per far vedere le possibilità, perché noi dobbiamo recuperare un’area che è tutt’ora contaminata, che deve finire il suo processo di bonifica, che non finirà con i grandi processo produttivi. Piuttosto con uno sviluppo di servizi di terziario e con tecnologie innovative come l’idrogeno ma come esempio nel territorio e per altre aree italiane e internazionali.
GUARDA ANCHE: Gabriella Chiellino e il rapporto impresa-ambiente