“Giudei” è l’ultimo libro di Gaia Servadio, edito da Bompiani. La scrittrice vive a Londra e appartiene a una delle famiglie ebree più antiche di Padova. Il romanzo è uscito in occasione del giorno della memoria.
Come la vita degli ebrei viene completamente rivoluzionata dall’emanazione delle leggi razziali
È un libro necessario, perché quando parliamo di shoah e di ebrei, spesso chiamati giudei, parliamo dei lager: in questo romanzo invece le deportazioni sono un po’ sullo sfondo, mentre ciò che viene raccontato è come cambia lentamente e inesorabilmente la vita degli ebrei italiani a causa delle leggi razziali.
Ci sono due antiche famiglie ebree, una di Torino e una di Ancona, una molto laica e l’altra rigorosa nel rispetto della tradizione religiosa. Il figlio della prima famiglia sposerà la figlia dell’altra, uno dei tradizionali matrimoni combinati.
Durante il racconto vediamo come cambia la vita delle persone di questa famiglia con l’avvento della guerra e delle leggi razziali. Troviamo quindi la storia normalissima di persone e di famiglie italiane, ma con la “piccola” differenza di essere ebrei.
La scrittrice Gaia Servadio tratta il tema con molta delicatezza, è un romanzo che contiene molto di autobiografico. I capitoli sono 5: “gli ebrei”, “i giudei”, “i nessuno”, “il silenzio” e “gli israeliti”, e già qui si può comprendere com’è stato il percorso degli ebrei italiani nella storia del 900.