Quando la guerra finisce, la pace non inizia automaticamente, ma si entra spesso in una situazione di stallo. In una sorta di limbo in cui speranza, violenza e sopraffazioni convivono ancora.
Ombra tra guerra e pace
La Mostra “La guerra è finita, la pace non è ancora iniziata”, aperta fino al 17 settembre alle Gallerie delle Prigioni di Treviso, intende riflettere proprio sulle fragilità in un momento di passaggio: tra un vecchio sistema ormai decaduto e uno nuovo che sta per sorgere. Lo fa con opere molto eterogenee, che vanno dalla pittura ai video, dalle istallazioni alle foto, di 15 artisti provenienti da tutto il mondo.
Enrico Bossan, Direttore Fondazione Imago Mundi: “La guerra è finita, la pace non è ancora iniziata” offre una riflessione su quanto sia importante parlare di pace, ma non solo. Soprattutto ci invita a pensare a cosa e quanto possiamo fare per prendere parte ad un processo che, il più delle volte, non risolve i conflitti”.
Mostra di tragedie e soluzioni
Dunque in questa mostra, analizziamo la storia e il racconto dei conflitti, fin dai primi segni che si trovano nelle grotte per continuare poi nel medioevo e fino ai nostri giorni. Gli artisti indicano in tutto questo percorso quali sono state le tragedie e quali sono state in qualche maniera le soluzioni.
Alla mostra della Fondazione Imago Mundi è presente anche la primissima bandiera della pace, creata nel 1961. La bandiera della pace fu ideata da Aldo Capitini, fondatore del movimento non violento italiano. Rappresenta un omaggio doveroso e trasversale rispetto a chi lavora per costruirla.
La mostra è visibile alle Gallerie delle Prigioni il venerdì 15.30-18.30, sabato e domenica 10-13 e 15.30-18.30).
Aperture straordinarie:
MARTEDÌ 25 APRILE – DALLE 15:30 ALLE 18:30
GIOVEDÌ 27 APRILE – DALLE 15:30 ALLE 18:30
LUNEDÌ 1° MAGGIO – DALLE 15:30 ALLE 18:30
GUARDA ANCHE: Batteria Pisani: visita immersive nella grande guerra