Gechi in centro storico e meduse al Lido. E’ ufficiale, è un’invasione
L’erpetologo al museo di scienze naturali, non ha dubbi. Arrivano con le nevi o portati dal sud Italia per eliminare le zanzare. Poi trovano un clima ideale spostandosi tra le isole attraverso i fili, o nuotando nei canali.
Altre segnalazioni si registrano nell’isola di San Giorgio Maggiore, in Riva degli Schiavoni, all’Arsenale. Le più recenti sono quelle alle Zattere, in campo Santa Marina aggrappati ai lampioni, a San Stae.
Un popolamento di gechi comuni esiste anche vicino al Museo di Storia Naturale derivato da esemplari rinvenuti in altre zone della città successivamente rilasciati nel cortile dell’edificio. E’ ben non trasportarli ha avvisato l’esperto perchè la loro presenza altera l’ecosistema.
È invasione anche di meduse giganti sulla spiaggia del Lido, in particolare nella zona A, San Nicolò, Ospedale al mare. Ma si tratta della specie più grande e anche meno pericolosa. Non ha cellule urticanti, anche se il loro muco dà una sensazione di unto. E’ irritante, ha i bordi blu / violetto, ha una massa che raggiunge i 5 chilogrammi.
«Domenica scorsa era pieno anche in mare vicino alla lunata del Lido», ha confermato Luca Mizzan, responsabile del Museo di Storia Naturale, che ha chiarito: «Quando viene addosso può solo spaventare la massa ma per l’uomo c’è una bassa pericolosità. Dopo averle toccate o manipolate non mettetevi però le dita sugli occhi e sulla bocca». Il fenomeno sta avvenendo su scala planetaria nelle acque calde, tropicali, temperate. Tra le cause: l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la pesca che ha tolto intere popolazioni che avevano un ruolo preciso nella regolazione degli equilibri».