Giampaolo Manca si racconta ai microfoni di Televenezia

Giampaolo Manca ( ex componente di spicco della Mala del Brenta) presenta il suo libro: All’ inferno e ritorno. Trentasei anni senza libertà.

Il libro racconta la sua vita, dall’infanzia all’amicizia con Felice Maniero. Giampaolo Manca è nato a Venezia. Il Papà, un ex finanziere, era molto severo, sia con lui che col fratello che con la  loro mamma. Quindi già in tenera età Manca ha dovuto convivere con la violenza.

I suoi esordi in questo mondo furono precoci; infatti a 12 anni insieme col fratello Fabio rubò un battello dell’ actv  e successivamente il Christina O. Giampaolo dice: ” Quando hai intrapreso quella strada , non ti fai remore su  nulla;  depredi  e depredi ancora”. E prosegue dicendo:  ” Vuoi solo i soldi e non ti interessa nulla di nessuno”.

Nel mio lavoro ci racconta che era un professionista e quando rapinava, la sua volontà, era quella di non uccidere e di non ferire nessuno. Manca dice:” Il mio obiettivo era terrorizzare così da non dover uccidere”.

Negli anni 70 Manca conosce Maniero frequentando i locali della Riviera del Brenta. Manca racconta come Maniero non fosse il loro capo proprio perché un rapinatore non può avere un capo. Quando commetti reati di questo genere  devi essere una persona decisa. Noi, io e Maniero eravamo complici.

Manca parla del suo rimorso più grande che è quello di aver provocato con le sue azioni tanto dolore a suo figlio e a sua moglie oltre che alla società.

Mi chiedo perché Maniero voglia con le sue affermazioni metterci ancora in cattiva luce con la magistratura. Io ho fatto la mia detenzione e penso in parte di aver pagato, anche se ritengo, che per ciò che ho fatto non si finisca mai di pagare.

Manca ci parla dell’uccisione dei  fratelli Rizzi e racconta che fu un episodio che segnò la sua vita per sempre. Un’azione cruenta e cattivissima. In questi casi purtroppo però vige una regola o uccidi o sarai ucciso.

Da figura da riabilitare sono stato trasformato in un riabilitatore. Entrando in una comunità a Rimini, una comunità Cristiana Cattolica, ho avuto l’opportunità di far capire ai ragazzi che la strada per raggiungere il successo non è sicuramente quella della delinquenza.

Manca ci tiene a precisare :” Noi non siamo Idoli”. Se vivi nel male produci male ma se vivi nel bene produci bene.

Negli anni 70/80 Il carcere era una vera e propria giungla, all’inizio non vi era nemmeno l’ordinamento penitenziario.

Il libro, che è il primo di altri tre volumi , si ferma all’ultimo arresto che risale al 92 .Tutti i proventi andranno in beneficenza.

L’obiettivo è aiutare le famiglie con  bambini autistici. Ci sarà una struttura dove verranno ospitati i bambini,  che verranno  seguiti da persone competenti con una spesa complessiva superiore ad 1 milione di euro.

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