Nella quarta puntata di “Stanno Facendo un 48”, condotta da Patrizio Baroni, intitolata “la pandemia ha spento i riflettori, abbiamo discusso sulla situazione del mondo dello spettacolo. Interviene Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto.
Il settore era impreparato
“La situazione è ovviamente complessa. Intanto dobbiamo dare la nostra solidarietà al mondo degli attori, dei tecnici, a tutti quelli che quest’anno hanno sofferto” afferma Giampiero Beltotto.
“Il punto è che questo settore si è fatto trovare impreparato. La solidarietà vera, resiliente di tutti, va a chi non ha avuto aiuto. Di fronte a questo mondo impreparato il pubblico ha funzionato, se dopo avrò la possibilità vi dirò i dati della produzione di quest’anno, che è una produzione importante”.
Un tentativo di inclusione
“Perchè ci siamo trovati soli a produrre? Perchè è scritto nella storia che stiamo vivendo che i teatri, la cultura e altri pezzi della nostra società vanno per conto loro. Io e questo teatro stiamo provando a fare un percorso diverso, stiamo provando a includere. Ma è più complicato, più di quanto pensassi, perchè qui funzionano i campanilismi, ciascuno si sente proprietario di pezzi di produzione, e questo determina una grande difficoltà. Io ho passato mesi a predicare, continuo a farlo, e stiamo anche riuscendo a ottenere inclusività. Ma non è facile, in Veneto questa cosa trova delle resistenze importanti” conclude Beltotto.
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