Mose: per Galan e Brugnaro solo le dighe mobili, niente Piano B

La salvaguardia di Venezia passa soltanto attraverso il Mose. Non c'è un piano b, a dirlo sono l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan che a causa del Mose ha chiuso con la politica e il sindaco di Venezia Luigi Brugaro che chiede di partecipare alla gestione della diga mobile.

La battaglia è tutta concentrata a far partire il Mose. Il Mose doveva entrare in funzione nel 2012.

Galan e il Mose

Lo stesso Giancarlo Galan, che ha visto stritolata la sua carriera politica nell’inchiesta sulle tangenti, oggi ha difeso a Radio Cafè a spada tratta la diga mobile.

“Funzionerà. Io sono sempre stato affascinato da questa macchina. Dopo il canale di Panama, è la più grande macchina idraulica della storia dell’umanità. Io continuo a crederci.” sono le sue parole.

Quanto alle responsabilità, Galan scarica su Roma. “Se vai a controllare – ha detto rivolgendosi agli speaker – io Cacciari e i sindaci del territorio facevamo dialettica, Massimo Cacciari era contrario, ma la responsabilità è di altri.”.

Luigi Brugnaro

Affila le armi in difesa delle dighe mobili anche il sindaco di venezia Luigi Brugnaro. Ribadisce la richiesta di essere coinvolto come sindaco nella gestione dell’opera idraulica a partire dalla fasi di collaudi. Si dichiara certo che con lui commissario il Mose verrebbe ultimato.

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