Si comincia a mettere mano alla pista da bob di Cortina D’Ampezzo in vista dei Giochi Olimpici del 2026. Stamane è stato aperto il cantiere per la demolizione della vecchia pista, mentre il giorno prima a Venezia nella sede della Giunta Regionale si è riunita la Cabina di regia sulle opere infrastrutturali legate alla manifestazione.
Oltre alla notizia dell’avvio della demolizione della vecchia pista da bob, che richiederà 60 giorni, è stato annunciato che il villaggio olimpico per 1.200 atleti e tecnici sarà spostato da Fiames a Campo.
Le parole di Luigi Valerio Sant’Andrea
Luigi Valerio Sant’Andrea, AD Società Infrastrutture Milano-Cortina, ci spiega come funzionerà l’allestimento del villaggio. “(Il villaggio olimpico verrà spostato) A Campo, quindi solamente su una metà della porzione originariamente pensata per il cantiere della variante. Si interverrà con un allestimento temporaneo, ovviamente partendo prima delle Olimpiadi e avendo il tempo di rimuovere l’allestimento, per il villaggio olimpico nell’area di Campo. Quindi verrà montato e smontato.”
Ma è la questione dei fondi a disposizione e dei preventivi destinati a lievitare quella che maggiormente impegna la cabina di regia, che si riunirà il 22 marzo per rivedere le cifre. Mancherebbero 60 milioni di euro, disponibili ce ne sono 724, di cui 85 saranno spesi soltanto per la pista da bob.
Il commento di Andrea Abodi sul il problema finanziario
Andrea Abodi, Ministro dello sport, dichiara: “C’è sicuramente un dato oggettivo che tiene conto delle dinamiche congiunturali che evidentemente dai temi dell’inflazione, dai temi dell’aumento dei costi delle materie prime, stiamo definendo nell’arco della giornata in numeri.
Abbiamo condiviso comunque la metodologia con il Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti, quindi anche in questo caso entro la prossima riunione avremo un quadro esigenziale definito, anche cercando delle fonti di finanziamento per quanto riguarda le cifre non coperte, perchè la progettualità e l’iter amministrativo sono andati avanti molto velocemente grazie al lavoro svolto dalla Società Infrastrutture Milano-Cortina e anche dalla collaborazione dei clienti preposti al confronto amministrativo, quindi quello che manca andrà coperto nelle modalità che riterrà più opportune il Ministero dell’economia.”
Tempi troppo stretti: un altro problema per i Giochi Olimpici
Non solo l’aumento dei costi, ma anche i tempi sempre più stretti congiurano sui preparativi, soprattutto riguardo le infrastrutture Mancano 3 anni e quindi ormai è certo che verranno costruite per l’80%. Non sarà pronta la variante di Cortina e quella di Longarone non sarà del tutto finita. Matteo Salvini, però, nel suo ruolo di Ministro delle Infrastrutture ha dichiarato certo che nessuna opera verrà stralciata.
GUARDA ANCHE: Olimpiadi Milano Cortina 2026: la giunta regionale prenota la pista da bob