Nella quinta puntata di “Stanno facendo un 48”, programma condotto da Patrizio Baroni, abbiamo discusso insieme ad Enrico Bernardi, primario del pronto soccorso negli ospedali di Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto, e il Dottor Giovanni Leoni, vicepresidente nazionale dell’Ordine dei Medici, della medicina di prossimità ovvero il sistema che deve garantire a ogni cittadino una tempestività di intervento in caso di problematiche di salute.
L’abnegazione dei medici non sempre è riconosciuta
“Per i medici ospedalieri il limite di 250 ore retribuite viene a volte superato. Nei mesi di novembre e dicembre, in carenza di personale, la gente lavora gratis.
I medici di medicina generale devono fare già il loro lavoro. Le attività ulteriori di vaccinazione per l’anti-influenzale, e adesso le vaccinazioni covid, le fanno il sabato. Questo è un carico aggiuntivo.
Tutti i medici, indipendentemente dalla branca che praticano, sono fortemente motivati, anche perché studiano 10 o 11 anni per fare quello che fanno. Bisogna dare un rapporto normale tra quello che è la professione e la vita privata.
Sono morti – un fatto unico in Europa – oltre 350 medici per covid. I giornalisti esteri si chiedono come mai muoiono così tanti medici in Italia. Questo la dice lunga sull’attaccamento al dovere di gente – che ho anche conosciuto – che è rientrata dalla pensione e poi si è ammalata in ospedale ed è morta” ha concluso il dottor Giovanni Leoni.