Giuliano Marchesin: i pregi della carne veneta e i difetti delle carni estere.
Giuliano Marchesin, direttore dell’Unicarve, unione che si occupa della promozione della carne del Veneto, parla della legge 90, discussa dalla terza Commissione Consiliare Veneto, il cui obbiettivo è quello di creare un consorzio di tutela del marchio qualità veneto. Creare un consorzio significa sostenere e unire i produttori e venditori di carne veneta, i quali subiscono la spietata concorrenza di carni estere che, data la scarsezza di qualità e controlli, costa meno, ed è spesso di origine dubbia. Moltissime le carni dall’Est Europa, specialmente dalla Polonia, la quale dopo l’embargo russo, ha indirizzato la sua traiettoria commerciale sull’Italia.
E’ necessario valorizzare il lavoro degli allevatori e macellatori veneti perché la carne da loro prodotta è davvero una buona carne di qualità, che ha addirittura superato il confronto con la Chianina. Ma perché la carne veneta è migliore? Le condizioni di vita e di salute dei bovini vengono strettamente controllata nel territorio veneto: l’ambiente in cui vivono, il cibo che mangiano ed il loro benessere. Altra caratteristica del marchio veneto è la tranciabilità ed ora, grazie alla legge 90 anche la competitività: con l’unione dei produttori si punterà sempre alla qualità, ma contenendo i prezzi attraverso una lotta contro le scadenti carni straniere. Quindi più consumo di carne veneta porterà ad un miglioramento del mercato e ad un miglioramento della salute dei cittadini.
Molti non sanno, dice Marchesin, che alcune pratiche di allevamento e produzione vietate in Europa, sono invece largamente messe in atto in altri paesi: la carne che viene dagli Usa, per esempio, largamente consumata ovunque, viene prodotta con l’uso di estrogeni, pratica assolutamente illegale nell’Eu.