Gli hotel temono un altro lockdown: parla Daniele Minotto

Gli hotel veneziani tremano non tanto per la quasi certa assenza del turismo russo, ma per un nuovo lockdown. L'aumento dei costi infatti potrebbe costringere molti nel mondo a rinunciare alle vacanze

I pernottamenti negli hotel veneziani stavano ripartendo. Durante il carnevale il front desk aveva lavorato piuttosto bene ma ora gli albergatori del centro storico ricominciano a tremare.

Gli operatori turistici non temono drastici cali legati all’assenza di visitatori russi perchè il mercato russo costituiva un 2,1 % di presenze e la sua assenza preoccupa semmai le strutture del superlusso.

La paura più diffusa riguarda l’aumento dei costi che potrebbe portare un calo di vacanzieri forse simile a quello registrato con il lockdown.

Daniele Minotto

“E non avendo la possibilità di programmare, quindi avere prenotazioni o l’incertezza se si potrà volare, perchè anche questi costi stanno crescendo, si ridurrà ulteriormente quello che è il mercato. Non tanto perchè mancheranno Russi ed Ucraini ma per l’impoverimento generale del mondo che farà sì che ci sia meno disponibilità a muoversi.”

L’Associazione Veneziana Albergatori, però, definisce la situazione di difficoltà momentanea e dunque potrebbero esserci crisi di difficoltà superabili.

La svendita degli hotel

“Però non c’è una situazione di crisi di svendita delle aziende. Le aziende stanno passando con quelli che sono i valori più o meno naturali di mercato.

Deve esserci sicuramente un maggior aiuto da parte del governo in termini di sostegni bancari. Come associazione stiamo ricorrendo a strumenti finanziari per aiutare i nostri soci a superare questa fase di crisi di liquidità. ”

I passaggi di proprietà che si stanno registrando in questo momento, secondo l’Associazione, sono invece legati più a un ricambio generazionale, ossia di figli che non vogliono proseguire la carriera del padre.

Passaggi di proprietà

“Ci sono quelli che sono i normali passaggi di proprietà dovuti a cambio generazionale che accelera la situazione dovuta ad una fase difficile perchè ora chi si trova a ripartire deve fare dei piani riorganizzativi delle aziende anche dal punto di vista finanziario. Dureranno anni per poter tornare ai livelli di fatturato e di utile pre-pandemici.”

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